"E' morto il risparmio": corteo funebre di protesta a casa Renzi

Sabato 20 manifestazione a Rignano. Appello alla partecipazione attraverso i social

Una recente protesta dei risparmiatori

Una recente protesta dei risparmiatori

Firenze, 19 febbraio 2016 - "È morto il risparmio" sarà lo slogan del corteo funebre in programma a Rignano sull’Arno e previsto per domani tra le 10 e le 12 in piazza della Repubblica. Una manifestazione al quale prenderanno parte i cittadini che hanno visto azzerati i loro risparmi all’indomani del decreto "salva banche". Ad organizzare il tutto il gruppo "Risparmiatori Uniti" mentre "Difesa Risparmiatori Banca Etruria" ha già lanciato e promosso sul profilo Facebook l’iniziativa.

"Domani invece che a Roma - spiegano nella nota diffusa tramite il social - andremo a Rignano. La questura di Roma non ci fa fare il corteo che avevamo studiato e ci rilega in una piazza non utile per la nostra battaglia".  In queste poche righe, i promotori dell’evento, sintetizzano la scelta del gruppo ricaduta nel paese natale del premier Matteo Renzi. "Faremo un corteo funebre per annunciare la morte dei nostri risparmi e della fiducia nello stato che ci ha tolto ogni speranza" proseguono i promotori augurandosi "la massima partecipazione per far sì che la nostra protesta ci permetta di colpire nel vivo tutte le compagini di questa truffa...abbiamo protestato davanti a tutte le banche e adesso è la volta di chi ci rappresenta e chi ci dovrebbe tutelare e non lo fa".

Limpido e sintetico il messaggio rivolto alla politica nazionale che dopo il paese del premier vedrà protagonsita quello della famiglia Boschi. Infatti, per la mattina di domenica 28 è prevista una nuova marcia a Laterina, sempre nel Valdarno, ma in provincia di Arezzo.  Ancora non è chiaro il numero di partecipanti a tale evento anche se i vari comitati delle vittime del "salva banche" annunciano buona partecipazione da ogni dove. Basti pensare che ad Arezzo è stato organizzato un vero e proprio trasporto che partirà nella mattina.    L'intento degli organizzatori è quello di mantenere alta l’attenzione su una vicenda che ha colpito centinaia di persone che lamentano risposte chiare sia dal governo come dagli istituti di credito implicati nella questione. L’iniziativa  di domani sarà l’ennesima di una lunga serie che inaugura, però, un maggiore e marcato risentimento nei confronti del governo centrale.   

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