Basta con le realtà virtuali. Ecco il "cenacolo" dei libri

Le serate 'diverse' dei ragazzi amanti della letteratura / LE IMMAGINI

Giovani all'Oblate

Giovani all'Oblate

Firenze, 1 marzo 2015 -  Chi pensa che la ‘setta dei poeti estinti’ sia solo un sogno da cinema, non conosce il gruppo Scrittura Creativa di Firenze. Decine di ragazzi, tra i 20 e i 30 anni, hanno deciso di creare un collettivo e riunirsi ogni settimana uniti da una sola passione: la letteratura. Tra la movida rumorosa, i nerd incollati al computer e i secchioni con arie da intellettuali, esiste un fenomeno parallelo. Lontano da salotti snob e paroloni accademici, è nato un circolo nella ex sede del centro giovani che tanto ricorda la lezione del professor John Keating-Robin Williams del film ‘L’attimo fuggente’. Studenti, poeti e scrittori per gioco e per passione si incontrano in cerchio intorno ad una scatola di legno, ricca di idee, il mercoledì sera nella sala riunioni della Zap, Zona Aromatica Protetta nel vicolo Santa Maria Maggiore. “Questo è un progetto aperto a tutti – si legge nel profilo Facebook del gruppo - coloro ai quali piace la scrittura in ogni sua forma e immagine Ma non solo, sono i benvenuti anche gli accaniti lettori e coloro che ancora non hanno iniziato a scrivere ma desiderano farlo”. imentarvisi, scrivendo poesie, racconti, prose, fiabe, canzoni e chi più ne ha più ne metta.

Ma non solo: sono i benvenuti anche gli accaniti lettori e coloro che ancora non hanno iniziato a scrivere, ma desiderano farloimentarvisi, scrivendo poesie, racconti, prose, fiabe, canzoni e chi più ne ha più ne metta. Ma non solo: sono i benvenuti anche gli accaniti lettori e coloro che ancora non hanno iniziato a scrivere, ma desiderano farlo.imentarvisi, scrivendo poesie, racconti, prose, fiabe, canzoni e chi più ne ha più ne metta. Ma non solo: sono i benvenuti anche gli accaniti lettori e coloro che ancora non hanno iniziato a scrivere, ma deUn saggio delle capacità e della simpatia di questi ragazzi è stato offerto martedì sera alle Oblate, durante l’incontro mensile organizzato dal circolo letterario di Firenze. Come ogni riunione che si rispetti, anche questa aveva un tema portante, ‘I grandi amori nella letteratura’. Studenti delle superiori e dell’università, alcuni appena affacciati nel difficile mondo del lavoro, hanno dimostrato che anche i grandi classici possono diventare un’occasione per raccontare i propri sentimenti. Manzoni e Verga, i miti di Penelope, di Eros e Psiche sono diventati soggetti di poesie, racconti, lettere. I membri del gruppo hanno rielaborato la grande letteratura interiorizzandola, senza lasciarsi trascinare da inutili pomposità o timori riverenziali. Così tre giovani, tra cui uno dei fondatori del gruppo, Matteo Mazzoni, si sono identifica in Dante, Petrarca e Boccaccio. I tre grandi però, non discutevano di letteratura, ma di come avevano passato il San Valentino, tra battute e citazioni divertenti. Un’ironia brillante è toccata anche ai due amanti sfortunati Paolo e Francesca, risuscitati e riadattati ad una vita quotidiana. Il dolore inconsolabile di Orfeo si è trasformato in bellissimi versi di una giovane poetessa, che ha ricordato con le emozioni vere il dolore di un amore impossibile. E ancora c’è stato pure chi ha voluto dare una seconda possibilità alla Monaca di Monza o a Bianca di Mastro Don Gesualdo. 

Laura Tabegna

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