"Giù le mani dalla Rari Nantes", l'evento per dire no allo sgombero

Sulla Rari pende l'obbligo di abbattere alcune aree della propria sede per decisione della ex Provincia, ora città metropolitana. Il presidente della società: "Le istituzioni ci diano una mano"

"Rari Nantes Florentia" (Marco Mori/New Press Photo)

"Rari Nantes Florentia" (Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 2 settembre 2015 - Domani pomeriggio a partire dalle 18,30 Rari e Confcommercio hanno organizzato 'Giù le mani dalla Rari Nantes'. Una festa per dire no allo smantellamento della sede della storica società di nuoto affacciata sulla riva sinistra dell'Arno.

L'iniziativa è stata presentata oggi dal presidente della società Andrea Pieri e dall'esponente dell'associazione dei commercianti Aldo Cursano. Sulla Rari pende l'obbligo di abbattere alcune aree della propria sede per decisione della ex Provincia, ora città metropolitana: un obbligo legato a rischi idrogeologici e all'inottemperanza alle norme d'ambito da parte della società stessa, attestato anche da alcuni provvedimenti della magistratura che in passato aveva sequestrato alcune zone dell'impianto.

Il 7 settembre scatterà lo sgombero dell'area, stabilito sempre dalla Città metropolitana, e il 31 ottobre la demolizione delle parti a rischio della sede. "Noi diciamo giù le mani dalla Rari - ha commentato Pieri - la nostra è una società storica e molto amata dai fiorentini, non accettiamo che tutto finisca per colpa della burocrazia. Anche il premier Renzi aveva detto nei mesi scorsi che l'avrebbe salvata - ha aggiunto - poi non se ne è più saputo nulla. Ci aspettiamo che le istituzioni ci diano una mano a uscire da questa situazione per evitare il peggio".

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