Pallavolo: 'Raffa' Calloni cuore del Bisonte

La centrale si è guadagnata sul campo i galloni di capitano: "Sono orgogliosa di questa società"

Calloni (Foto Germogli)

Calloni (Foto Germogli)

Firenze, 29 agosto 2015 - Una fascia da capitano per la più gagliarda di tutte. Raffaella Calloni quei galloni da capitano de Il Bisonte Firenze se li merita proprio tutti. Arrivata lo scorso anno dopo un brutto infortunio al tendine d’Achille destro, la centrale di Busto Arsizio in poco tempo si è presa un ruolo «chiave» nel gruppo allenato da Francesca Vannini. Attacco e difesa, schiacciate e muri, sempre con il sorriso sulle labbra. Per tutti «Raffa» è diventata un punto di riferimento. Così, fin da subito, la costruzione de Il Bisonte versione 2015/2016 è partita dalla sua conferma.

Allora possiamo chiamarla capitan ‘Raffa’ Calloni?

«Sono contenta ed orgogliosa. Contenta di vivere questo secondo anno con Il Bisonte. Orgogliosa perché lo farò da capitano».

Perché la scelta di rimanere a Firenze? L’hanno cercata club più ambiziosi de Il Bisonte...

«Perché nella vita esiste la gratitudine. Ed io sono grata a questa organizzazione. Il Bisonte con me è stato fantastico. Mi ha presa in un brutto momento della mia vita, dopo un infortunio e un contratto stracciato. Si sono comportati alla grande con me. Restare qua per me è stato facilissimo, perché in questa società mi rispecchio tantissimo».

Che sensazioni ha sulla nuova squadra?

«Positive. Credo che siano state fatte le scelte giuste. Non ci sono nomi altisonanti, ma possibili sorprese. Voglio un Bisonte ignorante, che lotti contro tutti».

La prossima A1 sarà di livello superiore alla scorsa.

«Il livello finalmente si è alzato. Sarà una A1 molto tosta. Vedo Piacenza, Bergamo e Conegliano davanti a tutti».

E Il Bisonte dove lo mettiamo?

«Lo mettiamo insieme alle squadre che lotteranno per raggiungere i play-off. Che non sono un sogno».

Ha ritrovato una società più organizzata con l’ingresso di Duccio Ripasarti come direttore sportivo.

«Come dice sempre Vanny (il patron Di Filippo, ndr), la familiarità è il nostro segreto. Questo non deve impedire però una strutturazione professionale per affrontare la A1. L’arrivo di Ripasarti rispecchia la volontà di crescere della società».

Come ha ritrovato invece Francesca Vannini?

«Molto carica e contenta. Credo che la squadra sia stata fatta anche pensando alla sua personalità».

Stuzzica molto l’idea di vedere all’opera lei accanto a Nadja Ninkovic.

«Non l’avevo mai vista giocare. Diciamo che è una bella ‘animalona’. Atletica, alta: darà delle grosse soddisfazioni».

Il gioco de Il Bisonte passerà molto da voi due.

«Varieremo molto il gioco, giocando spesso anche al centro. Le responsabilità non mi spaventano. Anzi, mi piacciono».

La nuova palleggiatrice Ilka Van De Vyver è in Nazionale ed arriverà in ritardo.

«Dovremo accelerare i tempi e trovare velocemente feeling. Con i campionati Europei di mezzo, tante squadre saranno in rodaggio».

Al Mandela Forum lo scorso anno avete vinto davvero poco. La rincorsa play off passa anche da lì?

«Il Mandela non è un impianto facile per una giocatrice di volley. Spazi e riferimenti sono particolari. Quest’anno ci alleneremo di più là dentro e sono sicura che regaleremo più soddisfazioni al nostro pubblico».

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