Mercoledì 24 Aprile 2024

Inchiesta sui mancati controlli sui rifiuti, Quadrifoglio: "La procura indaga su eventuali errori formali nella redazione dei registri"

Il presidente Giorgio Moretti: "Escludo che dei rifiuti siano passati senza il controllo di radioattività". L'ad dell'azienda: "In passato ho eseguito l'indicazione del prefetto di interdire un'azienda" non in regola con la certificazione antimafia

 Conferenza stampa dei vertici di Quadrifoglio (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Conferenza stampa dei vertici di Quadrifoglio (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 30 gennaio 2015 - Il presidente di Quadrifoglio, Giorgio Moretti, ha chiarito la posizione dell'azienda rispetto all'inchiesta della procura di Firenze in cui risulta indagato insieme all'ad Livio Giannotti e al responsabile dell'impianto di San Donnino, Franco Cristo"La procura indaga relativamente a eventuali errori formali nella redazione dei registri dei controlli". "Abbiamo consegnato alla polizia giudiziaria tutta la documentazione e stiamo predisponendo una relazione dettagliata rispetto a come vengono applicare tutte le procedure", ha continuato. "Escludo che dei rifiuti siano passati senza il controllo di radioattività. Esiste una procedura specifica che viene applicata senza interruzione, da sempre". "In tutti questi anni - ha concluso - i rifiuti che sono transitati presso il polo di San Donnino non hanno mai evidenziato superamenti dei limiti di legge".

Secondo quanto spiegato da Cristo, responsabile dell'impianto di San Donnino, l'attenzione degli inquirenti si sarebbe concentrata su uno dei registri aziendali usati per la registrazione dei controlli radiometrici: "I registri - ha detto - hanno un'intestazione che tutti gli anni viene rinnovata". Nell'intestazione, viene indicato il nome del tecnico esperto da contattare in caso di test positivo. Per quanto riguarda il registro in questione, "nel rinnovare l'intestazione sono rimaste citazioni che afferiscono a qualche anno addietro, quando il tecnico esperto era un altro", ora deceduto. "Il nominativo dell'attuale tecnico da contattare - ha precisato Cristo - è ben presente in azienda e ben conosciuto dagli operatori". Sulla vicenda è intervenuto anche Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana: "C'è bisogno - ha detto - di informare i cittadini che non c'è alcun pericolo né per la cittadinanza né a proposito dei mancati controlli".

In passato una delle aziende che partecipavano alle gare di appalto per l'esternalizzazione di servizi da parte di Quadrifoglio è stata esclusa poiché non in regola con la certificazione antimafia. Lo ha confermato l'ad dell'azienda Livio Giannotti conversando con alcuni cronisti. "In passato - ha detto - ho eseguito l'indicazione del prefetto di interdire un'azienda". Per quanto riguarda l'ipotesi che l'inchiesta possa riguardare anche alcune gare di appalto indette da Quadrifoglio, Giannotti ha precisato che "le ditte che lavorano per noi sono state selezionate con procedure pubbliche di gara e hanno passato il vaglio antimafia". "Solo tre giorni fa - ha detto - ho portato un dossier agli uffici della prefettura su una situazione su cui ci è stato chiesto di fornire informazioni".