Mercoledì 24 Aprile 2024

Maggio, Nardella sulla protesta alla prima de I Puritani: "Un carro funebre davanti a un teatro che sta rinascendo è incomprensibile"

"Nessuno rimane senza lavoro - ha assicurato il sindaco -. Non capisco perché si faccia una manifestazione del genere quando finalmente siamo usciti da una fase difficilissima e abbiamo un teatro che sta rinascendo" / VIDEO: LE RAGIONI DELLA PROTESTA / LA DIRETTA TWITTER DEI PURITANI / "L'INIZIO DELLA PRIMA POTREBBE SLITTARE PER LO SCIOPERO" / FOTO: LA PROVA GENERALE / FOTO: LA PROTESTA DEI LAVORATORI DEL MAGGIO DAVANTI AL TEATRO

La protesta dei lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino davanti al Teatro dell'Opera

La protesta dei lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino davanti al Teatro dell'Opera

Firenze, 29 gennaio 2015 - Il sindaco di Firenze, e presidente della Fondazione del Maggio musicale fiorentino, Dario Nardella, è intervenuto oggi, a margine di una iniziativa in Palazzo Vecchio, in merito al flash mob organizzato da Cgil e Cisl durante lo sciopero di un'ora ieri sera in occasione della prima dei Puritani del Bellini: "Mettere un carro funebre davanti a un teatro che sta concretamente rinascendo è qualcosa di incomprensibile. Io penso che il teatro del Maggio non abbia bisogno di becchini ma di persone entusiaste".

Durante la protesta, di fronte al teatro, è stato inscenato il funerale del Maggio, con tanto di calesse, bara e corone di fiori. Motivo dell'iniziativa: l'"incertezza che avvolge il futuro dell'ente", e in particolare la mancanza di garanzie in merito al riassorbimento di 53 addetti risultanti in esubero con il piano di rilancio dell'ente, per i quali era stato prefigurato il riassorbimento in Ales, società controllata dal Mibac. "Non sto dicendo che i lavoratori sono dei becchini attenzione - ha precisato Nardella - sto dicendo che chi ha manifestato in quel modo rischia di mostrarsi negativamente. Invece, dobbiamo tutti lavorare in squadra per il bene del teatro. Il decreto Franceschini è molto chiaro: prevede il passaggio degli addetti risultanti in esubero con il piano di rilancio ad Ales, è norma dello Stato e dunque nessuno rimane senza lavoro. Non capisco perché si faccia una manifestazione del genere quando finalmente siamo usciti da una fase difficilissima e abbiamo un teatro che sta rinascendo".

Il sindaco ha poi aggiunto: "Abbiamo pagato gli stipendi, che avevo capito essere il motivo per cui partiva lo sciopero: ma qui si gioca sempre ad alzare l'asticella. Giocando ad alzare l'asticella, a trovare sempre il bicchiere mezzo vuoto, non si conclude nulla e non si fa il bene del teatro". Quanto alla richiesta di un incontro con Nardella "per mettere le garanzie di riassorbimento in Ales per gli esuberi nero su bianco", avanzata dai sindacati, il sindaco ha spiegato che "il sovrintendente Francesco Bianchi, al quale va la mia, massima, fiducia, ha già incontrato a più riprese le organizzazioni sindacali. Quanto ad un incontro in Palazzo Vecchio - ha proseguito - le organizzazioni dei lavoratori non dicono che hanno già avuto modo di parlare con i miei assessori, che sono i miei collaboratori principali. Io non mi sottraggo mai agli incontri: quando ci saranno le condizioni ci incontreremo. Ma mi aspetto che ci sia correttezza e onestà nel rapporto".