Bagno a Ripoli (Fi), 21 ottobre 2013 - Arriva anche a Bagno a Ripoli la diatriba politica tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e il presidente della Provincia Andrea Barducci e lo fa attraverso una strada "fantasma", ideata da 35 anni ma ancora mai realizzata: la cosiddetta “Variante di Grassina”, ovvero quei sette chilometri che uniranno Ponte a Niccheri e Impruneta bypassando l’attuale via Chiantigiana (nella foto il progetto un'elaborazione tridimensionale del progetto tratta dal sito del Pd di Bagno a Ripoli).

Le accuse reciproche tra i due rappresentanti del Pd, riprese dal consigliere provinciale della Lega Nord Marco Cordone che sta portando la questione sul tavolo di Palazzo Medici Riccardi, non fanno stare zitto il sindaco ripolese Luciano Bartolini, anche lui nelle file del Pd che da tempo chiede proprio alla Provincia il rispetto dei tempi per la variante.

Tempi in grave ritardo: se ne parla appunto da ben 35 anni, nel 2006 sono arrivati i finanziamenti, ma per il momento sono partiti solo i lavori di bonifica da ordini bellici affidati alla ditta Abc di Firenze. E’ stato firmato il contratto tra la Provincia e il Consorzio cooperative costruzioni di Bologna che per 19 milioni e 720 mila euro si occuperà del cantiere. I lavori saranno divisi in tre lotti: il primo è tra Ponte a Niccheri alle Ghiacciaie, ossia subito dopo Grassina. Poi sarà la volta del tratto Capannuccia - Le Mortinette a Impruneta. Infine toccherà al pezzo intermedio, tra Le Ghiacciaie e Capannuccia che servirà da collegamento. Per i primi due lotti sono previsti in tutto 830 giorni effettivi di lavoro.
Ma ancora nessun operaio si è messo al lavoro: l’ex assessore provinciale Laura Cantini aveva annunciato la data di inizio dei cantieri per giugno 2012, poi si è parlato della primavera 2013. Date mai rispettate.

“Si sono accumulati nel tempo gravi ritardi, dovuti alle procedure di legge e ai tanti enti che hanno competenza sulle infrastrutture, inclusa la soprintendenza – dice Luciano Bartolini -. Nell'ultimo anno abbiamo attuato un monitoraggio continuo e tenuto incontri ogni quindici giorni”. Ma i lavori non cominciano. Pur “avendo cercato di limitare i danni – dice il sindaco -,  ci sono stati ritardi anche gravi”. Ma ora uno spiraglio di speranza per l’inizio dei lavori potrebbe esserci: “Ad oggi la Soprintendenza e gli altri enti interessati non hanno mosso rilievi al nuovo tracciato, i terreni su cui si realizzerà la variante nei Comuni di Impruneta e Greve sono già di proprietà pubblica, mentre gli espropri stanno procedendo a Bagno a Ripoli”. Qui, sottolinea il sindaco, i ritardi derivano “dalla leggera variazione al tracciato richiesta dalla Soprintendenza. Inoltre, nel nostro territorio è in corso la bonifica dagli ordigni bellici, già avvenuta negli altri due Comuni”.
Il Comune dunque promette di continuare a monitorare la questione della variante, per arrivare “all'inizio dei lavori con decisione e senza fare sconti a nessuno”.
Al più presto possibile. 

Manuela Plastina
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