Domenica 19 Maggio 2024

"Lascio il Chianti per aiutare l'Africa": la storia di Giulia"

Grazie ad un’esperienza formativa e di cooperazione internazionale offerta dal Comune, vive e insegna italiano in una scuola in Africa

San Casciano, progetto con scuola primaria

San Casciano, progetto con scuola primaria

San Casciano Val di Pesa, 3 dicembre 2014 -  Ha lasciato tutto, la famiglia, gli amici, un lavoro fisso per stare vicina ai bambini bisognosi, nel paese in cui contraddizioni e povertà divorano anche i sogni dei più piccoli. Una scelta di vita importante per la giovane chiantigiana Giulia Spataro che da oltre tre mesi, grazie ad un’esperienza formativa e di cooperazione internazionale offerta dal Comune, vive e insegna italiano presso la Northlands Primary School, una scuola gemellata con la primaria Niccolò Machiavelli di San Casciano. Giulia si trova in Sudafrica per realizzare due obiettivi: proporre e realizzare attività didattiche nelle classi di Pietermaritzburg in collaborazione con la sede africana della Società Dante Alighieri e rafforzare i legami già esistenti tra le scuole gemellate e le due comunità con il supporto dell’associazione “Un Ponte nel Mondo”. Ma oltre alle azioni concordate, previste nell’opportunità costruita dal Comune ad hoc per giovani cooperanti, c’è tutto un mondo di emozioni, fatto di scommesse e conquiste, accettazioni e negazioni, diversità e diffidenza che ogni giorno si spalanca davanti agli occhi e al cuore di Giulia. Un mondo così difficile e allo stesso tempo così intenso da farle decidere di prolungare la sua permanenza ancora di un mese per continuare a stare vicino ai bambini e condividere con loro l’esperienza della diversità. Giulia spiega il senso della propria scelta affidandosi alle pagine di un diario inviato all’assessore alla Cooperazione internazionale Chiara Molducci.

“Arrivata qua a Pietermaritzburg, in Sud Africa non sapevo cosa aspettarmi – scrive la chiantigiana -. Le cose inizialmente sono state molto difficili: i problemi maggiori erano la sicurezza, la mancanza di libertà. Ma poi, gradualmente, mi ci sono adattata grazie all’amore per i miei allievi. Questi bambini straordinari che mi guardano curiosi e intimoriti perché sono straniera e bianca, che non mi sfiorano, che evitano di incrociare il mio sguardo e non sorridono quasi mai, però, quando ci riesco, è come avere scalato l’Everest, e basta solo quell'istante in cui tutto il resto non esiste; ci siamo solo io e loro ed è in quel momento che tutto prende forma e dà un senso non solo alla mia presenza lì ma anche a tutto il progetto”. Con Giulia e i bambini di Pietermaritzburg anche gli studenti di San Casciano hanno potuto mettersi in contatto e scambiare sorrisi. E’ avvenuto attraverso un collegamento skype attivato nella scuola Machiavelli. “E’ stato un incontro straordinario – commenta l’assessore Molducci – i bambini che si erano già scambiati lettere e foto si sono presentati parlando in inglese e in italiano, accompagnati dagli inni nazionali, un ringraziamento alla direzione scolastica e alla giovane cooperante che sta portando avanti con impegno, energia e grande sensibilità i contenuti e gli obiettivi del progetto di gemellaggio “Classi amiche” attivato in collaborazione con Ester Giuntini”. All’incontro era presente anche il dirigente scolastico Marco Poli.

B.B.