Caso Magherini, aperto il processo, aggiornamento a luglio; in tribunale parenti e amici

Udienza lampo, la prima, per la morte dell'ex calciatore durante l'arresto in Borgo San Frediano. In aula anche Ilaria Cucchi e Graziano Cioni. Il fratello: "I tentativi di logorarci non funzioneranno" / RICORDO A UN ANNO DALLA MORTE / FOTO / LA VICENDA / IL RINVIO A GIUDIZIO / "UN CIONDOLO E 25 MINUTI DI MISTERO": IL SERVIZIO DE LE IENE / GLI ULTIMI MINUTI DELLA VITA DI MAGHERINI

Guido Magherini, padre di Riccardo, arriva in tribunale (Cabras/New Press Photo)

Guido Magherini, padre di Riccardo, arriva in tribunale (Cabras/New Press Photo)

Firenze, 11 giugno 2015 - Aperta e aggiornata al 14 luglio la prima udienza per il processo sulla morte di Riccardo Magherini, l'ex calciatore spirato in strada in Borgo San Frediano nella notte tra il 2 e 3 marzo 2014. A processo ci sono quattro militari dell'Arma e tre volontari della Croce Rossa che intervennero quella notte. Le accuse sono per tutti di omicidio colposo, per un carabiniere c'è anche l'accusa di percosse.

Il giudice Barbara Bilosi della seconda sezione penale del tribunale di Firenze ha aggiornato l'udienza al 14 luglio. Nell'aula insieme a Guido e Andrea Magherini, padre e fratello di Riccardo, c'erano anche Ilaria Cucchi, sorella del giovane romano morto nel 2009 mentre era in custodia cautelare, l'ex assessore comunale Graziano Cioni e tantissimi amici che indossano una maglietta gialle con scritto 'Siamo tutti Riky' e una caricatura del 40enne. Sul retro, invece, la scritta 'verità e giustizià. Sono presenti i tre volontari della Croce Rossa, inviati la notte del decesso dal 118 in Borgo San Frediano, mentre non ci sono i quattro carabinieri. Presenti, chiaramente, tutti gli avvocati difensori e il pm Luigi Bocciolini

 Un processo che cercherà di dirimere una morte su cui ancora c'è da fare chiarezza. Per i parenti e gli amici di Magherini è chiaro che a uccidere l'uomo fu il contenimento messo in atto dai carabinieri. La difesa dei militari vuole smontare questa tesi. Di fronte a Palazzo di Giustizia di Firenze ci saranno dunque tante persone con striscioni e magliette. Gli amici e la famiglia hanno da tempo istituito una pagina Facebook, "Gli amici del Maghero", che conta oltre quindicimila like. 

I tentativi di rimandare l'avvio del processo, «di logorarci» non funzioneranno: «hanno sbagliato perché noi, e tutti gli amici di Riccardo saremo sempre qui a controllare l'operato di queste persone». A dirlo è Andrea Magherini, fratello di Riccardo, che si è quindi rivolto al ministro della giustizia Andrea Orlando, ma anche al procuratore Giuseppe Creazzo, «perché convincano il pm Luigi Bocciolini a modificare il capo d'imputazione per uno dei quattro carabinieri da percosse a lesioni. Bocciolini deve fare il serio», ha concluso.

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