Scontri Ast, scioperi e presidi di solidarietà in tutta la Toscana: in 300 a Firenze sotto la prefettura

Il segretario generale della Fiom Toscana: "Caricare lavoratori che erano a manifestare pacificamente per difendere il proprio posto di lavoro segna una lesione profonda dei fondamentali principi democratici" / FOTO / MANIFESTAZIONE IMPROVVISATA A FIRENZE DOPO GLI SCONTRI A ROMA / SCONTRI A ROMA, OPERAI FERITI/ "IL GOVERNO CHIARISCA"

Il presidio sotto la prefettura (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Il presidio sotto la prefettura (foto Giuseppe Cabras/New Pressphoto)

Firenze, 29 ottobre 2014 - Si è svolto pacificamente il presidio promosso dalla Fim, Fiom e Uilm fiorentine. Davanti alla prefettura si sono radunati più di trecento manifestanti. In occasione dell'iniziativa "a sostegno della vertenza degli operai Ast e per scongiurare il ripetersi di simili episodi di violenza" le Rsu sono state lasciate libere di indire ore di sciopero per partecipare all'iniziativa. 

"Il governo dovrebbe scusarsi, fare luce sulle responsabilità: non si risponde ai bisogni sociali con l'ordine pubblico": lo ha affermato Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil di Firenze, presente oggi al presidio dei sindacati confederali nel capoluogo toscano. "Era una protesta assolutamente pacifica, non si capisce la ragione di questo atteggiamento aggressivo, che va corretto", ha detto il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci.

​Già ieri dopo gli scontri che si sono verificati a Roma dove alcuni lavoratori sono rimasti feriti dalle manganellate della polizia una ventina di persone aveva sfilato per le vie della città con bandiere rosse e 'no tav', gridando slogan di a favore dei lavoratori delle acciaierie di Terni.

Nel corso della giornata scioperi e presidi in solidarietà ai lavoratori Ast di Terni sono previsti in tutta la Toscana. "Caricare lavoratori che erano a manifestare pacificamente per difendere il proprio posto di lavoro - ha affermato Massimo Braccini, segretario generale della Fiom Toscana - segna una lesione profonda dei fondamentali principi democratici. I lavoratori devono essere rispettati e ascoltati, non picchiati!".A Lucca, spiega la Cgil regionale in una nota, astensione dal lavoro è stata proclamata dalle Rsu, stamani per un'ora alla Perini e alla Finder Pompe, per protestare contro "l'azione antidemocratica che le forze di polizia e il Governo hanno dimostrato nei confronti di gente onesta che reclama i propri diritti". Sciopero di un'ora anche al Pignone di Massa e di mezz'ora al Comune di Rosignano Marittimo. Ancora i componenti Cgil Rsu della Novartis Vaccines hanno proclamato per oggi un'ora di sciopero con presidio davanti all'ingresso dei siti aziendali di Siena e Rosia. Presidio, sempre alle 17, anche a Massa, davanti alla prefettura, indetto dalla Cgil e dalla Cisl di Massa Carrara. Sciopero di un'ora per i lavoratori delle rubinetterie Ponsi di Viareggio. Nel senese oggi hanno scioperato nell'ultima ora di lavoro sia i lavoratori della Imer di Rapolano Terme che quelli della Whirlpool di Siena. "Inaccettabile l'uso della forza, pieno sostegno alla lotta dei lavoratori Ast", dice un comunicato della Rsu Cgil Sammontana di Empoli. Comunicati di solidarietà anche da parte della Rsu Fiom di Kme, dalle segreterie di Fim, Fiom e Uilm lucchesi, dalla Rsu Fipa Group di Viareggio, dalla Rsu Allco di Pietrasanta, dalla Rsu Fosber di Lucca, dalla Rsu Esaote Firenze.

Nel senese per domani sono previsti altri scioperi nelle aziende della Val d'Elsa, fra cui la Co.Me.Ge Industrial di Monteriggioni. Sempre domani i lavoratori della Trigano, della Sea e di altre aziende della Val d'Elsa effettueranno un presidio dalle ore 16 in poi davanti alla Questura di Poggibonsi in Piazza Fratelli Rosselli, per chiedere che vengano chiarite le responsabilità di quello che è successo a Roma relativamente al comportamento delle forze dell'ordine.

Per l'esecutivo di Cgil Toscana "i fatti avvenuti ieri a Roma sono gravi e denotano un inaccettabile e pericoloso avvitamento della situazione sociale del Paese. E' il frutto di una campagna contro il lavoro, i lavoratori e le loro rappresentanze che in primo luogo il Governo ha il dovere di interrompere con parole ed atti chiari". La Cgil Toscana invita poi i propri iscritti "al massimo del rigore, la massima compostezza, la massima vigilanza, a partire dalle prossime manifestazioni che ci vedranno impegnati per contrastare misure ingiuste, sbagliate e tese ad alimentare le diseguaglianze". Rammarico per i fatti di Roma è stato espresso anche dalla Uil Toscana.

 

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