Premio letterario Chianti, la vittoria va a Giuseppe Catozzella

"Non dirmi che hai paura" è il titolo del libro

Al centro, il vincitore (Germogli)

Al centro, il vincitore (Germogli)

Greve in Chianti, 28 maggio 2016 - È Giuseppe Catozzella con ‘Non dirmi che hai paura’ (Feltrinelli) il vincitore della XXIX edizione del Premio letterario Chianti. Cinque finalisti, circa 300 giurati. Le votazioni dalle 17 nella Fattoria Castello di Verrazzano, a Greve in Chianti, per proclamare il vincitore tra i cinque finalisti della 29esima edizione: Antonella Cilento, autrice de 'Il Lisario o il piacere infinito delle donne' (Mondadori), Renzo Paris e il suo 'Fenicottero. Vita segreta di Ignazio Silone' (Elliot), Paolo Marati con 'L'intrusione delle onde anomale' (Barbera), Maria Roccasalva, autrice de 'La compagnia dei naufraghi” (Tullio Pironti) e Giuseppe Catozzella con 'Non dirmi che hai paura' (Feltrinelli). Il Premio al vincitore: 2000 euro.

“Il nostro è un premio che unisce familiarità e rigore – commenta Paolo Codazzi, ideatore del Chianti – Scevro da interessi parziali credo si segnali come esempio per un modo genuino e popolare di far crescere cultura”. In memoria di Giorgio Luti, che ha presieduto la giuria tecnica fino al 2008, anno della sua scomparsa, ai cinque autori finalisti è stata donata dalla figlia Federica Luti, la riproduzione bronzea del dipinto 'Allegoria del Chianti' di Giorgio Vasari, opera bronzea del Maestro Orafo Mauro Bandinelli. Quest'anno l'opera è stata consegnata anche a Luigi Cappellini, proprietario della Fattoria Castello di Verrazzano, luogo storico del Premio Letterario Chianti; al rappresentante del Festival musicale grevigiano che ha ottenuto il riconoscimento in memoria di Enrico Matassini, presidente della Società di Mutuo Soccorso e Fratellanza di Greve in Chianti che molto ha fatto in vita per la Comunità sociale e culturale grevigiana.

'Allegoria' anche a Paolo Matteuzzi, curatore dei vari siti web del Premio e fotografo degli incontri degli autori con i giurati. Era presente anche Franco Limardi, vincitore lo scorso anno con "Il bacio del Brigante" (Mondadori 2013). Al tavolo della finale, per lo scrutinio, presenti Paolo Sottani, Sindaco di Greve in Chianti, Comune capofila del Premio, con l’assessore alla Cultura Lorenzo Lotti, il Sindaco di Impruneta Alessio Calamandrei, lo scrittore Paolo Codazzi, ideatore della manifestazione, Giuseppe Panella, coordinatore del Comitato tecnico. Ha condotto la serata Samuele Sassoli. L'iniziativa è promossa dai Comuni di Greve in Chianti, Radda in Chianti, San Casciano, Impruneta, Tavarnelle, Barberino Val d'Elsa, Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Associazione Culturale 'Stazione di Posta'. La kermesse, quest'anno è stata sostenuta anche da Coop-Cooperativa Italia Nuova e la Società di Mutuo Soccorso Fratellanza di Greve in Chianti.

 

Scheda del libro vincitore ‘Non dirmi che hai paura’

Samia è una ragazzina di Mogadiscio. Ha la corsa nel sangue. Ogni giorno divide i suoi sogni con Alì, che è amico del cuore, confidente e primo, appassionato allenatore. Mentre intorno la Somalia è sempre più preda dell’irrigidimento politico e religioso, mentre le armi parlano sempre più forte la lingua della sopraffazione, Samia guarda lontano, e avverte nelle sue gambe magre e velocissime un destino di riscatto per il paese martoriato e per le donne somale.

Gli allenamenti notturni nello stadio deserto, per nascondersi dagli occhi accusatori degli integralisti, e le prime affermazioni la portano, a soli diciassette anni, a qualificarsi alle Olimpiadi di Pechino. Arriva ultima, ma diventa un simbolo per le donne musulmane in tutto il mondo.

Il suo vero sogno, però, è vincere. L’appuntamento è con le Olimpiadi di Londra del 2012. Ma tutto diventa difficile. Gli integralisti prendono ancora più potere, Samia corre chiusa dentro un burqa ed è costretta a fronteggiare una perdita lacerante, mentre il “fratello di tutta una vita” le cambia l’esistenza per sempre. Rimanere lì, all’improvviso, non ha più senso. Una notte parte, a piedi. Rincorrendo la libertà e il sogno di vincere le Olimpiadi. Sola, intraprende il Viaggio di ottomila chilometri, l’odissea dei migranti dall’Etiopia al Sudan e, attraverso il Sahara, alla Libia, per arrivare via mare in Italia.

Giuseppe Catozzella per mesi è entrato dentro la vita reale di Samia, e l’ha reinventata in una voce dolcissima, scrivendo un romanzo memorabile. Da quella voce, da quell’io leggerissimo che ci parla con fermezza e candore, si sciolgono la struggente vicenda di un’eroina dei nostri tempi, la sua fiaba, e insieme il suo destino”. Inviato dal mio telefono Windows 10

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