"Oggi gli scatoloni li faccio io". Renzi via web scrive a Gianassi

L’ex sindaco: un pensiero gentile, un ricordo legato a una fotografia

Matteo Renzi presidente della Provincia in visita a Sesto insieme al sindaco Ginassi

Matteo Renzi presidente della Provincia in visita a Sesto insieme al sindaco Ginassi

Firenze, 15 dicembre 2016 - Non si sono mai amati molto in verità e non hanno fatto niente per nasconderlo. In particolare sull’aeroporto e sulle grandi infrastrutture previste nella Piana in più occasioni lo scontro tra l’ex sindaco sestese Gianni Gianassi e l’ex presidente del consiglio Matteo Renzi è stato molto aspro e i due non si sono risparmiati critiche ed accuse reciproche. Eppure, ora che Renzi non è più inquilino di Palazzo Chigi, Gianassi ha voluto raccontare sulla sua pagina pubblica Facebook un episodio di grande fair play da parte del suo storico antagonista. L’ex premier infatti, venerdì scorso, in fase di trasloco ha rimandato all’ex primo cittadino sestese una foto che lo stesso Gianassi gli aveva inviato, a sua volta, nella primavera del 2014 lasciando l’ufficio nel comune di Sesto.

Una immagine scattata il primo settembre del 2005 a Sesto in occasione delle celebrazioni della Liberazione del Comune che ritrae il Matteo di Rignano, all’epoca presidente della Provincia, giovanissimo in primo piano e Gianassi dietro. Chi era presente a quelle celebrazioni ricorda ancora l’enorme impressione che Renzi, all’epoca trentenne, aveva lasciato parlando, a braccio, per mezz’ora con grande padronanza in particolare della materia storica e facendo presagire lusinghieri successi futuri. La foto, in una busta annunciata per telefono a Gianassi da un collaboratore del neo ministro Lotti, è dunque tornata ‘a casa’: «Caro Gianni oggi gli scatoloni li faccio io – scrive Renzi nel biglietto – e te la rimando indietro! Con un abbraccio Matteo».

Segue un eloquente post scriptum: «Che cosa meravigliosa la politica». Immediata la risposta sul social network di Gianassi: «La reazione– scrive – è stata di piacevole stupore. In tutta la confusione della crisi e le problematiche di un trasloco non per fine mandato Matteo ha avuto un pensiero gentile e affettuoso verso uno che non gli ha fatto né gli fa politicamente alcuno sconto. Sono e resto suo avversario politico. E’ a causa delle sue politiche che ho lasciato il partito che avevo fondato. Ma come sempre ho sostenuto, franchezza e lealtà non incrineranno i rapporti tra le persone quanto subalternità e piaggeria». La conclusione di Gianassi è comunque ironica: «Caro Matteo grazie per il pensiero e non potendo augurarti una nuova stagione di successi politici ti faccio i miei auguri perché tu possa trascorrere un felice Natale con i tuoi cari. E… ricordati: dagli amici mi guardi Iddio che dai nemici ci penso io».

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