Firenze, in mille alla manifestazione del 'No'. D'Alema: "Riforma confusa e dannosa"

Referendum, affollato l'ObiHall per l'incontro dei contrari alla revisione costituzionale voluta da Renzi

Massimo D'Alema all'ObiHall di Firenze per l'incontro sul "No" al referendum (Press Photo)

Massimo D'Alema all'ObiHall di Firenze per l'incontro sul "No" al referendum (Press Photo)

Firenze, 10 novembre 2016 - Davanti a circa mille persone,  in un ObiHall affollato, Massimo D'Alema è il protagonista principale della manifestazione per il "No" al referendum costituzionale del 4 dicembre, insieme a Ugo De Siervo, Tomaso Montanari e Stefano Grassi. Una manifestazione che si svolge nello stesso teatro dove Renzi aveva cominciato la campagna per il "Sì"

"Non voglio sfidare nessuno, mi accontento di cercare di convincere il numero più alto di cittadini dell'opportunità di respingere una revisione costituzionale confusa, dannosa e sbagliata", dice  D'Alema. Per l'ex presidente del consiglio ed ex leader del Pd  "il rischio è veramente che il Sì venga non superato ma travolto. Io mi accontento di quello. Ho visto le ultime ricerche e ho visto che l'elettorato di centrosinistra è metà e metà". E a chi gli faceva notare che alla Leopolda è stato messo nella 'compagnia dei rancorosi', spiega: "Io non rispondo a queste polemiche. La risposta arriverà il 4 dicembre e sarà molto sostanziosa. Non si può polemizzare su tutto, bisogna lavorare sulle cose sostanziali".

"Non ho mai detto, in nessun momento, che il Governo se ne deve andare _aggiunge D'Alema_ E' stato il presidente del Consiglio a porre questo problema. Poi ha detto che aveva sbagliato, poi lo ha riproposto, poi ha detto di nuovo che aveva sbagliato. Ma e' tutta una confusione che sta facendo lui da solo, con se stesso. Per quanto mi riguarda io non vado a votare sul Governo. Credo che sia necessario respingere una riforma sbagliata, tutto qui".

Riguardo alla scelta di Gianni Cuperlo di firmare l'accordo sulla revisione dell'Italicum, il giudizio di D'Alema è netto: "Credo che non sia una posizione adeguatamente motivata. Non mi pare poi che quella mezza paginetta contenga una proposta ragionevole di riforma elettorale"

 

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