Referendum, Renzi a Firenze, "Viva chi dice sì, ce la metterò tutta" / VIDEO / FOTO

L'incontro con i sostenitori in vista del voto del 4 dicembre. Ad aprire la serata è stato il sindaco Nardella

Renzi durante la serata (Umberto Visintini / New Press Photo)

Renzi durante la serata (Umberto Visintini / New Press Photo)

Firenze, 29 settembre 2016 - "Italia, ti prometto che ce la metterò tutta". Matteo Renzi è ripartito da Firenze: il presidente del consiglio ha scelto la città che lo incoronò sindaco per iniziare la sua battaglia referendaria per il sì. Il quesito sulla riforma costituzionale infiamma i dibattiti. E quello dell'Obihall è stato un primo appuntamento chiave, che apre la corsa al voto del 4 dicembre.

Tanti i sostenitori del sì arrivati nella serata di giovedì 29 settembre da tutta la Toscana. Circa mille le persone che hanno affollato l'arena nella zona di Firenze sud. Ad aprire l'incontro, intorno alle 21.40, il sindaco di Firenze Dario Nardella.

"Uniti vinceremo - dice il primo cittadino di Firenze - Da trent'anni si parla di questa riforma. Le riforme della Costituzione perfette non esistono. E le Costituzioni cambiano perché cambiano le società e se cambiano le società possono cambiare le alte leggi che le governano. Questa è l'Italia che vuole cambiare e vuole farlo insieme a Matteo Renzi".

Prende quindi subito la parola il premier: "Non c'è niente di più esaltante della pazzia di mollare il posto sicuro e mettersi in gioco", dice Renzi che ricorda la sua battaglia che lo portò alla poltrona di sindaco. "Oggi il clima sembra tranquillo, molti dicono che 'tanto ci si fa' - continua Renzi - Ma non è vero. Questa è una riforma decisiva per i nostri figli e i nostri nipoti". 

Renzi tocca diversi argomenti tra cui quello, caldissimo, dell'accoglienza dei migranti. Ma anche quello economico, a livello nazionale e europeo. Il premier annuncia poi che il G7 si farà in Sicilia. "Sarà il primo dopo le elezioni francesi. E speriamo di avere la nuova presidente degli Stati Uniti (riferendosi alla Clinton, ndr). Solo l'Italia cerca di affrontare la crisi non con lo sguardo di chi vuole costruire muri ma di chi vuole costruire i ponti. Se sono partito così alto in questo discorso è perché sento l'importanza del momento".

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E prosegue: "Adesso ci giochiamo tutto. E' inutile fare tanti giri di parole. Questa partita riguarda voi. Anzi, io ho combinato un bel pasticcio all'inizio. Ero convinto che si dovesse dare un messaggio di grande coinvolgimento e ho detto cose che hanno permesso agli altri di giocarsi la lotta al Governo. Ho dovuto fare dei passi indietro sulla legge elettorale. Per me l'Italicum è la migliore legge ma ho dato la mia disponibilità a intervenire per svelenire il clima sulla riforma costituzionale. Questa riforma riguarda la riduzione del numero dei senatori, il contenimento dei costi delle istituzioni, il superamento del ping pong tra Camera e Senato".

Appaiono quindi gli slogan di questa campagna, accompagnati dalle proverbiali slide, comparse in diversi momenti-chiave in questi anni di Governo. 

Renzi mette in guardia i suoi sostenitori "da chi dice no per partito preso, da chi insulta e dice falsità. Noi vivremo tutto con il sorriso, parlando nel merito di quanto sia grande questa riforma. Se aspettiamo che i temi di merito siano affrontati da chi urla più forte nei talk show per nascondere la realtà non andiamo da nessuna parte. Da qui al 4 dicembre continuerò intanto anche a fare il presidente del Consiglio. Stanotte parto da Peretola per andare al funerale di Perez. Nelle prossime settimane continueremo a fare il lavoro che abbiamo fatto". 

Renzi ha poi ricordato alcuni degli ultimi provvedimenti adottati dal suo Governo. La legge sull'omicidio stradale e quella sul "Dopo di noi" per i genitori delle persone disabili. "Io continuerò ad essere presidente del Consiglio ma ho bisogno di voi. Ho bisogno che questa partita del referendum sia presa in mano da ciascuno di voi", dice Renzi

Diverse le stoccate ai Grillini. "Volevano cambiare la storia hanno cambiato la geografia, volevano cambiare l'Italia, hanno cambiato l'italiano. Hanno confuso tra loro Paesi diversi e non sanno usare il congiuntivo", le parole del premier.

Matteo Renzi entra poi nel merito della scheda, a cui viene dedicata una specifica slide. Vengono spiegate le varie parti della scheda. Renzi respinge le accuse sulla realizzazione di una scheda truffaldina. 

Per quanto riguarda le Olimpiadi, "l'Italia ha fatto una figuraccia a livello internazionale. Non vogliono le Olimpiadi perché hanno paura che qualcuno rubi. Anziché bloccare il ladro si blocca l'evento". 

Vengono quindi presentati i video che promuovono il sì al referendum. "Dobbiamo usare parole semplici per concetti complicati", spiega Renzi. Quindi il finale, con il premier che, dopo l'ultimo video, fa la sua promessa: "Ce la metterò tutta Italia, viva chi dice sì". E ancora: "Se vogliono la palude si prendano altri. Non so se toccherà ancora a noi ma finchè toccherà a noi noi vogliamo cambiare".

Parte quindi un brano di Jovanotti, i cui brani in questi anni ha accompagnato molte delle convention dell'attuale premier. Sulle note di "E non hai visto ancora niente" Renzi stringe le mani ai supporter che hanno preso posto dietro di lui sul palco. Poi il trasferimento a Peretola e il volo verso Israele ai funerali di Shimon Peres

Video di Giuseppe Cabras/New Press Photo

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