Leopolda 2016, seconda giornata: tavoli di confronto con i ministri / DIRETTA

La kermesse renziana prosegue. Protesta fuori dalla ex stazione. Segui la diretta twitter con hashtag #leopolda2016

Il ministro Poletti durante la seconda giornata di Leopolda 2016 (New Press Photo)

Il ministro Poletti durante la seconda giornata di Leopolda 2016 (New Press Photo)

Firenze, 5 novembre 2016 - Secondo giorno di Leopolda 2016. Il premier Matteo Renzi è sul palco con i ministri del suo Governo per i vari tavoli tematici. La kermesse renziana alla Stazione Leopolda vede i ministri Padoan e Boschi confrontarsi con gli attivisti del Pd che anche quest'anno affollano i locali da cui la rassegna prende il nome. 

DIGITALE, PARLA IL COMMISSARIO PIACENTINI - L'innovazione digitale «non è solo un problema tecnologico, ma anche di adattamento di norme e regolamenti alla velocità di evoluzione della tecnologia». Lo ha affermato Diego Piacentini, commissario straordinario per l'innovazione digitale, nel corso della seconda giornata della Leopolda. «Sono venuto qui con una sana dose di scetticismo, che fortunatamente è stato completamente smantellato dal livello di competenza e concretezza delle domande», ha aggiunto. «Quello che stiamo facendo noi è una cosa rivoluzionaria - ha detto Piacentini, un 'debuttantè della Leopolda, che ha coordinato il tavolo tematico su innovazione e agenda digitale - ed è necessaria al cambiamento, acquisire fortissime competenze tecnologiche nel team. Non basta, ma è più di quanto non abbiamo fatto in passato».

LA PROTESTA - Manifestazione di protesta davanti alla Leopolda dove sono presenti anche rappresentanti arrivati da Venezia (il comitato No alle grandi navi), dalle Marche, dalla Campania: «Siamo qui per rappresentare una realtà sociale che alla Leopolda non è rappresentata quella dei giovani che lavorano con i voucher, della persone sotto sfratto, la nostra è una piazza aperta», hanno detto gli organizzatori della manifestazione. «Cogliamo l'occasione, continuano gli organizzatori, per annunciare una grande manifestazione il 24 novembre a Roma, con un concerto, musica e parole per dire No alla riforma Costituzionale». «Oggi in Italia c'è un problema di democrazia - spiegano ancora -, ma da oggi dobbiamo decidere noi, il popolo quali sono i nostri bisogni e la riforma costituzionale va nella direzione opposta». «Siamo qua - hanno concluso gli organizzatori parlando con i giornalisti - per dire che se Renzi vuole confrontarsi con noi nel merito delle riforma noi siamo a Firenze e vogliamo andare alla Leopolda». Tra i manifestanti anche gli esponenti del Comitato contro il salva-banche. Numerosi gli striscioni contro Renzi ed il governo. 

IL TWEET DI MARIA ELENA BOSCHI - «Alla Leopolda 7 parliamo di contrasto alla violenza di genere. In tante e tanti, perché i diritti delle donne sono anche 'cosè da uomini». Lo scrive su Twitter il ministro delle Riforme e delle Pari opportunità, Maria Elena Boschi, che coordina uno dei tavoli che animano la mattinata dei lavori alla kermesse renziana.

ALLE 11.30 ARRIVA RENZI - Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è arrivato alla Stazione Leopolda, dopo essere stato a Palazzo Vecchio per la firma del "Patto per Firenze". Il premier ha fatto un giro tra i tavoli tematici in corso, fermandosi a salutare le persone presenti e accettando di scattare qualche selfie.

"IL NO SAREBBE VITTORIA DELL'INCERTEZZA" - «Credo che una vittoria del no sarebbe un problema in termini di incertezza: e l'incertezza, la preoccupazione di non sapere che cosa accadrà, rappresenta uno dei peggiori veleni che possa colpire l'economia e la società». Lo ha detto Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, a margine dei lavori della Leopolda.

PER BOSCHI L'AFFETTO DEI SOSTENITORI - "Batti le mani e non avere paura del cambiamento", recita la traduzione della canzone di Imany, "Clap your hands" scelta come colonna sonora della settima edizione della Leopolda. E' Matteo Richetti, deputato Pd incaricato di presentare la kermesse renziana, a improvvisarsi interprete, nonostante "si sa che i 'mattei' non sono proprio ferrati con l'inglese?". Prima dell'apertura ufficiale dei lavori, comunque, i tavoli tematici avevano gia' cominciato a lavorare, con i ministri Pier Carlo Padoan, Maria Elena Boschi, Carlo Calenda, Roberta Pinotti e Giuliano Poletti a confronto con i cittadini. La titolare dlele riforme e delle pari opportunita', madrina ormai storica della kermesse, e' stata 'presa d'assalto' dai visitatori che le chiedevano selfie o semplici strette di mano.

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