Dopo la debacle del fronte del Sì, un nuovo soggetto politico entra in campo

Il 18 dicembre a San Gimignano si presenta il movimento politico 'L'Italia nel cuore', nato a Firenze

Secondo da sin. Paolo Piattelli e accanto con gli occhiali Mauro Tiboni

Secondo da sin. Paolo Piattelli e accanto con gli occhiali Mauro Tiboni

Firenze, 7 dicembre 2016 - Prendono come esempio i padri costituzionali come Calamandrei e come simbolo scelgono un cuore, che è l’amore per il proprio Paese da parte di quegli Italiani che intendono far politica secondo i principi dell’etica e dell’onestà. Un movimento politico che ha come obiettivo quello di far ripartire l’Italia grazie ad uomini e donne competenti nel loro ruolo e di alta levatura morale, presenti a tutti i livelli della società civile, nelle istituzioni, nelle forze dell’ordine, nelle imprese, negli enti e associazioni.

Rinnovare quindi la classe politica, per poi arrivare al Governo con un partito che, alle prossime elezioni, possa rappresentare il cuore della nazione, per costruire un sistema che garantisca bisogni primari ed azioni concrete per lo sviluppo economico e sociale, a partire dal risolvere i problemi della vita quotidiana.

Di questo ne è convinto Mauro Tiboni, libero professionista bresciano, co-fondatore del movimento politico “Italia nel cuore” nato il 7 novembre 2015 e costituito ufficialmente a Firenze il 9 luglio scorso. "L’idea è scaturita dall’incontro con Pietro Boero, ex poliziotto di Asti e vittima della malagiustizia italiana che lo ha portato in carcere 28 mesi, con l’accusa di omicidio e poi in seguito riconosciuto innocente, grazie alla sua tenacia e determinazione nel dimostrare la verità. Dopo aver sentito in TV la sua storia, ho deciso di contattarlo e di confrontarmi con lui, visto che anch’io, sul lavoro, avevo subito una truffa nel 2008 da due ex soci e, a livello privato, sto ancora vivendo il dramma dell’alienazione genitoriale (da 15 anni), che in Italia riguarda oltre 4 milioni di padri. Per chi non lo sapesse, si tratta di quel fenomeno che si innesca a seguito della separazione tra due coniugi, in cui il genitore affidatario (generalmente la madre), frappone una serie infinita di ostacoli per impedire la libera ed armonica frequentazione tra l’ex coniuge e il figlio. E questo è vergognoso perché, non solo crea un danno economico al padre, ma, anche a livello di potestà genitoriale, in quanto gli viene impedito qualsiasi tipo di relazione con il figlio. Da ciò ne deriva anche il business delle case famiglia, che prendono soldi dallo Stato per tenere bambini come se fossero orfani, secondo criteri e regole che andrebbero certamente rivisti”.

“Abbiamo uno statuto - dicono - che fissa in maniera chiara e sintetica quelli che sono i nostri obiettivi che ci danno una connotazione di Centrodestra. Per quel che concerne la politica economica e finanziaria ed internazionale, vogliamo ridare sovranità al popolo italiano e siamo contrari all’egemonia delle banche europee e all’attuale politica dell’Unione fatta di inciuci e scelte che hanno impedito il rilancio, negli ultimi 20 anni, del nostro Paese. Sì al sostegno delle piccole e medie imprese italiane che sono il tessuto economico più importante che oggi è al collasso, perché tartassato dalle tasse. Come volano della ripresa, bisogna puntare sul turismo e sul made in Italy. Dobbiamo poi restringere e disciplinare gli arrivi da parte degli extracomunitari e regolamentare in maniera più efficace il fenomeno dell’immigrazione".

Il gruppo vuoe inoltre "ridurre i costi della politica e il numero dei parlamentari; vogliamo un piano energetico e di sicurezza nazionale e una riforma della giustizia che preveda la certezza della pena e separi le carriere dei giudici; politiche sanitarie più omogenee e attribuire più potere alle forze dell’ordine a favore di una lotta più efficace alla criminalità. Inoltre, proprio in questi giorni, abbiamo cominciato il reclutamento dei candidati al partito secondo il modello d’impresa americano, ossia attingendo direttamente dagli albi professionali di avvocati, commercialisti, tecnici, medici, insegnanti ecc., ai quali abbiamo indirizzato la nostra newsletter di presentazione con tutta la documentazione necessaria, comprensiva anche di un’autocertificazione etica da sottoscrivere, in modo da responsabilizzare il candidato, in modo tale che dichiari: la propria onestà, il non aver ricoperto incarichi politici e avere tessere di partito, il non aver compiuto atti criminali e/o delitti non colposi, la non dipendenza ad alcol, droghe, psicofarmaci e antidepressivi, la non appartenenza a società segrete, il non avere legami con gli ambienti della malavita. Abbiamo iniziato la ricerca di quei 400/500 candidati al Parlamento per le elezioni del 2018 e, ad un anno dalla nascita, abbiamo già più di 6000 followers su Twitter e sono ben 2 milioni le visualizzazioni sullo stesso canale; inoltre siamo presenti su YouTube, Facebook e sul quotidiano on line Varesepress. In un breve lasso di tempo, un risultato a dir poco strabiliante, se pensiamo che stiamo ancora costruendo la nostra rete sul territorio nazionale, attraverso iniziative di piazza e la nostra attività quotidiana comunicazione sulle diverse piattaforme".

"Abbiamo dato avvio  alla nostra presenza nelle piazze, il 28 agosto ad Arezzo, il 2 ottobre a Pistoia, 13 novembre a Montecatini (PT) e Firenze e il 20 a Desenzano del Garda - prosegue Paolo Piattelli vice coordinatore della Toscana. - Le prossime tappe saranno l’11 dicembre a Monza e il 18 a San Gimignano (SI). Tra Arezzo e Firenze risiede il numero maggiore di attivisti e contiamo di allargarci sul territorio toscano prevedendo in generale di organizzare 1/2 gazebo al mese. Per noi è un grosso sforzo visto che ci autofinanziamo, ma in questa prima fase, è indispensabile".

"Siamo convinti - conclude Tiboni - che raggiungeremo in primavera già un centinaio di candidature parlamentari. Infatti, la reazione da parte dei cittadini al movimento e, al suo sistema di reclutamento dei sostenitori, sia attivi (che vogliono mettersi in gioco candidandosi) che non (sostenitori passivi e simpatizzanri), è entusiasta: viene apprezzata la trasparenza e la missione, tanto che molti si autocandidano pure, appena venuti in contatto con noi. Come diceva Piero Calamandrei “per fare buona politica non c’e’ bisogno di grandi uomini, ma basta che siano persone oneste, che sappiano fare modestamente il proprio lavoro".  

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