Firenze, 20 febbraio 2014 -  ''Dopo il voto della fiducia, che avverra' io credo mercoledi' prossimo alla Camera, perche' martedi' Renzi far il discorso di presentazione del suo Governo, ed appena
sara' ufficializzata la mia candidatura a sindaco, io ho deciso di dare le dimissioni, anche se la legge non mi obbliga a farlo''. Lo ha detto Dario Nardella, vicesindaco di Firenze e deputato Pd, che ieri
a Roma ha informato della sua volonta' il capogruppo a Montecitorio Roberto Speranza.

Nardella ha anche affermato che l'idea di togliere la parola 'partito' dal nome del Pd ''non e' semplicemente una boutade legata al nome, ma è la volontà' di proporre una riflessione, a una settimana dal congresso del Pse che si terra' a Roma, su come devono essere le forme politiche nel terzo millennio''. Secondo Nardella ''se si vuole tenere la parola 'partito' va benissimo: lo dico soprattutto ai miei colleghi dei Ds che la tolsero nel congresso di Firenze nel '98''. "Ma - continua il vicesindaco - pensare che la politica oggi sia rappresentata dai partiti tradizionali del secolo scorso a mio avviso e' un limite'', perche' ''ci sono tanti movimenti, tanti giovani che partecipano alla politica e vogliono parteciparvi con forme innovative'', e ''oggi gli italiani hanno poca fiducia nei partiti, il 2%: ci sara' un motivo?''. Per il vicesindaco ''i partiti devono rischiare, devono aprirsi, devono cambiare non solo nei nomi, ma anche nella sostanza''. Nardella ha inoltre scherzato sulle perplessita' espresse da Matteo Renzi sulla proposta: ''Cosi' non potranno dire che sono un renziano di ferro''.

PRIMARIE - Per quanto riguarda il capitolo primarie, il vicesindaco ha sottolineato ancora una volta, amargine dell'inaugurazione di un Publiacqua Point a Firenze: ''Vorrei che per scegliere il sindaco di Firenze ci fossero". ''Il segretario cittadino del Pd - ha detto - ha stabilito un calendario, ci sara' un'assemblea, e ci sara' una finestra temporale entro la quale si raccoglieranno le firme:
vedremo se ci saranno candidati, io mi auguro vivamente che vengano fuori''. Sul come fare le primarie, ha spiegato Nardella, ''decideranno il Pd e gli altri partiti: io, se saro' candidato sindaco, chiedo che si facciano le primarie per selezionare i candidati. La decisione se farle di coalizione o di partito non spetta a me, io mi allineero' alle decisioni del mio partito''.
 

NARDELLA SULLO STADIO - Nardella sulle sorti del nuovo stadio ha sottolinetao "'Se Firenze avra' un nuovo stadio, sarebbe l'unica citta' italiana con due stadi ed una squadra, quindi sara' importante dare al Franchi una vocazione ed una nuova identita'. I progetti sono molti, per adesso si continua a lavorare''. Ieri Nardella ha incontrato il presidente esecutivo dell'Acf Fiorentina Mario Cognigni.
Con Cognigni - ha affermato - ''abbiamo fatto un punto sulla situazione a trecentosessanta gradi su tutti gli aspetti che riguardano l'attuale stadio ed eventuali progetti futuri''. Parlando dell'emendamento alla legge di Stabilita' da lui proposto per la realizzazione di impianti sportivi, Nardella si e' detto fiducioso sul fatto che ''anche queste nuove regole riducano i tempi per la realizzazione di opera pubbliche in ambito sportivo, possano spingere ancor piu' la societa' Fiorentina nel procedere su questo obiettivo''.
 

NARDELLA SULLA DIRETTA STREAMING TRA RENZI E GRILLO - "Ho fatto i complimenti a Matteo Renzi per la calma che ha dimostrato perche' devo dire che di fronte alle provocazioni e alle offese di Grillo, chiunque di noi avrebbe perso il controllo''. ''Avere un premier incaricato, chiamato a governare il Paese che dimostra capacita' di autocontrollo, come cittadino secondo me - ha aggiunto - e' una buona rassicurazione''.
''Mi dispiace davvero - ha proseguito - vedere il leader di un movimento che ha ricevuto cosi' tanta fiducia, da tanti cittadini, cittadini delusi, stufi della solita politica, che hanno votato il movimento Cinque stelle, sperando di vedere un paese che cambia, ridursi a pronunciare quelle parole, ricordo in particolare l'espressione 'Io non sono democratico', e quindi non ti faccio parlare. Secondo me e' un peccato soprattutto per chi ha sostenuto Grillo. Condivido le scuse di Matteo Renzi, mi associo a quello, perche' e' un dispiacere vedere tradita cosi' tanta fiducia con questi episodi''.