Firenze, 2 marzo 2013 - Matteo Renzi stamattina è tornato a parlare. "Tutti i partiti rinuncino al finanziamento pubblico da subito, da queste elezioni, e mettano i soldi su una risposta concreta all'emergenza abitativa''. E' la proposta del  sindaco di Firenze, che oggi ha partecipato a un convegno del Sunia sulle autogestioni, prospettando la creazione di ''un fondo per l'edilizia pubblica e le case popolari per le dieci principali città italiane''

'Se i partiti - ha spiegato Renzi - rinunciassero al finanziamento pubblico, che vale 45 milioni di euro per il Pd e 43 milioni per Grillo, se rinunciano al finanziamento pubblico e mettono questi soldi in un fondo per l'edilizia pubblica e le case popolari per le dieci principali città italiane, io credo che daremo risposta a migliaia di famiglie che in questo momento sono fuori''. Il sindaco di Firenze ha infatti ricordato che ''da molto tempo non c'é un piano casa nazionale. Allora voglio fare una proposta: il Comune di Firenze, per dire una cosa molto banale, molto piccola, con un milione e mezzo di euro può recuperare 80 appartamenti che in questo momento sono fermi, li libera, e dà risposta abitativa a 80 famiglie''.

SACCARDI VICESINDACO:  'Da lunedì, non questo ma quello dopo'', ossia dall'11 marzo, ''Stefania Saccardi sarà il nuovo vicesindaco'', ha detto Renzi. L'attuale vicesindaco Dario Nardella è stato infatti eletto alla Camera nelle liste del Pd in Toscana. Questo, insieme all'elezione al Senato dell'assessore comunale all'istruzione Rosa Maria di Giorgi, rende necessario un rimpasto di giunta. Saccardi è l'attuale assessore al welfare e alla casa della giunta di Palazzo Vecchio mentre Nardella, tra le deleghe, ha quella allo sport e alle attività produttive. Renzi non ha ancora deciso chi, eventualmente, entrerà a far parte della giunta al posto di Di Giorgi.

SUI RISULTATI DELLE ELEZIONI E I POSSIBILI ACCORDI FRA I PARTITI: ''Siamo un po' stanchi della discussione di politica nazionale 'ti do la presidenza della Camera, tu mi dai la presidenza del Senato, io ti do questo': una sorta di compro-baratto-vendo che non serve a niente, anzi'', ha spiegato il sindaco. ''Venire alle iniziative come questa - ha aggiunto - sulle case popolari, sull'edilizia pubblica, credo che serva per lanciare un grido d'allarme".

''Non si è capito fino in fondo che il segnale arrivato dai cittadini, al di là delle percentuali, è un segnale molto forte: che non è un segnale che tutti siamo diventati chissà cosa, ma che la gente si è parecchio rotta le scatole'', ha detto Renzi. ''Questo segnale di stanchezza verso classe politica - ha aggiunto - va preso come un campanello d'allarme''.