Campi Bisenzio, 21 ottobre 2012 - Elezioni amministrative 2013, a Campi Bisenzio scende in campo La Destra. Il partito di Francesco Storace per la prima volta si presenta alle elezioni con un candidato sindaco. L'opposizione che sfiderà il centro-sinistra sta prendendo forma a piccoli passi. Già in estate era stata ufficializzata la candidatura di Daniele Baratti per la lista “Io amo l'Italia”, adesso arriva La Destra che schiera come candidato sindaco Giorgio Serni.

Giovedì 25 ottobre il Pdl incontra gli elettori di Campi per un punto della situazione sulla legislatura e le proposte per il 2013.

Giorgio Serni ha presentato il suo programma che per certi aspetti può essere considerato “traumatizzante” ma abbondante di idee. A sostenere la sua candidatura Domenico Leggiero di Sesto, Anzio Settimelli di Calenzano e la responsabile provinciale Donatella Gentili.

“A Campi Bisenzio c'è voglia di garanzia, di ridare credibilità alla politica. Il nostro è un dissenso costruttivo e partiamo da cose concrete”: dice Giorgio Serni. Il suo programma spazia dal centro storico al bilancio.

“La Destra – ha detto Leggiero – apre la corsa alle comunali ma in modo anomalo. Siamo un partito aperto e non siamo assolutamente in posizione estrema. Vogliamo ridare credibilità alla politica e per il momento non parliamo di alleanze. Il concetto di rottamazione è giusto ma se nella politica nazionale si parte dall'alto, noi vogliamo partire dal basso. Nella passata legislatura ci dissero che noi non avevamo i requisiti per stare nel Pdl: oggi, alla luce di quanto è successo possiamo dire di aver meritato una medaglia sul campo”.

Ma torniamo ai fatti di Campi: quali sono le proposte di Serni? “A Campi – ha detto Serni – mancherà liquidità sino al 2035 per i mutui assunti dal Comune (80 milioni di euro) e il mio programma è di alleggerire le spese con la vendita di villa Montalvo e villa Rucellai. Occorre riportare le industrie a Campi con politiche di defiscalizzazione per chi investe poiché in questi anni si sono persi pezzi importanti. E' da rivedere il disegno del traffico nel centro storico, da valorizzare i negozi, creare luoghi di aggregazione per i giovani. Per quanto riguarda il centro storico, nello specifico, la mia idea sarebbe di riaprirlo dalle 18 alle 10 del mattino e rivalutarlo nell'insieme. La fiera del bestiame è stata una bella opportunità ma non può bastare una fiera l'anno per portare gente. I Gigli sono una realtà commerciale importante ma gestiti, a mio avviso, in maniera superficiale e dovrebbero collaborare a strategie di marketing capaci di aiutare anche Campi. Migliaia di persone vanno ai Gigli, da tutta la Toscana, senza sapere che I Gigli sono a Campi. Il mercato settimanale deve essere riqualificato: l'80% dei prodotti in vendita non sono certificati e il rispetto della legge deve essere uguale per tutti. La priorità di Campi deve essere il polo industriale e non aver portato l'Imu al 9,8 per mille. Il Comune ha troppi dipendenti e, secondo i dati di Confindustria, le aziende preferiscono non lavorare con Campi perchè l'amministrazione paga con eccessivo ritardo: qui c'è da ripartire da zero”.

Serni, di professione investigatore privato, insomma è piuttosto categorico e pronto a dare le sforbiciate ai conti ma d'altra parte in questi anni, anche se esternamente al consiglio, ha criticato varie scelte della giunta Chini. La Destra dedicherà questi mesi saranno dedicati alla costruzione della lista.
 

M. Serena Quercioli