Firenze, 8 giugno 2012 - Segni di disgelo fra Matteo RenziPierlugi Bersani dopo l'apertura del segretario Pd alle primarie libere. "Ci confronteremo su idee e sogni per l'Italia di domani. Mandando a casa chi ci ha ridotto così'', commenta il sindaco rottamatore che oggi era a Roma, alla Direzione nazionale del partito.

 

''Bene Bersani che propone primarie aperte", scrive Renzi su twitter. "Adesso inizia una sfida sui contenuti, legata alle idee e ai sogni dell'Italia di domani. Noi ci saremo con il sorriso sulle labbra, senza presunzione, proponendo prima di protestare e soprattutto con il coraggio di chi non vuole rinunciare alla speranza. Decideremo insieme i modi, le forme e i candidati per questa sfida che riuscirà, ne sono certo, a cambiare l'Italia. In attesa del via ufficiale - conclude -, ciascuno continui a fare bene il proprio lavoro concreto e quotidiano''.

 

Ed è praticamente pronta la 'macchina' organizzativa per la corsa del primo cittadino di Firenze. Ma per l'annuncio della sua candidatura bisognerà ancora aspettare; attendere soprattutto che vengano definite le regole per le primarie. L'idea è quella di puntare sugli amministratori e sui territori". Un comitato elettorale in ognuna delle 700 città con oltre 15 mila abitanti: è l''esercito' che il rottamatore vuole arruolare.

 

Renzi non parte da zero, visto che può già contare sulla 'rete' costruita con le due convention, nel 2010 e nel 2011, alla stazione Leopolda. Per l'annuncio della sua possibile candidatura alla primarie Renzi potrebbe scegliere l'assemblea di mille amministratori locali, da lui convocata a Firenze per il 22-23 giugno: questa nuova convention dovrebbe chiamarsi 'Stil novo', proprio come il suo ultimo libro. Sembra tuttavia probabile anche che l'annuncio possa slittare a dopo l'assemblea nazionale del Pd: in questo caso Renzi potrebbe scegliere di ufficializzare la sua discesa in campo in un luogo 'simbolico', sembra comunque non a Firenze.