Firenze, 21 marzo 2012 - ''Lavori per la linea 2 fermi da quattro mesi. Perché?'' E' quanto hanno detto  in una nota il capogruppo del Pdl in Palazzo Vecchio Marco Stella e il consigliere Jacopo Cellai. ''Il 5 novembre 2011 il sindaco Matteo Renzi annunciava in pompa magna la partenza dei lavori per la linea 2 della tramvia'' e ''aveva garantito che in 950 giorni sarebbero stati completati. Oggi, dopo 4 mesi, vogliamo sapere perché i lavori non sono partiti? Serve chiarezza''.  

 

''Ad oggi risulta aperto soltanto un cantiere, il cosiddetto 'campo base' - aggiungono Stella e Cellai -. Il resto dei cantieri risulta fermo. Chiediamo di sapere se esistono problemi per la realizzazione della linea 2 e 3 della tramvia: perché i lavori non vanno avanti? Dopo solo 4 mesi siamo in grave ritardo con il crono-programma''.

 

I due consiglieri del Pdl ricordano che Renzi e l'assessore alla mobilità Massimo Mattei ''avevano garantito il rispetto dei tempi e una massiccia campagna di informazione per i cittadini per spiegare l'avanzamento dei cantieri: bene, chiediamo spiegazioni''.

 

''Esiste, inoltre - proseguono -, il problema dei finanziamenti pubblici legati alla realizzazione delle linee 2 e 3. I soldi pubblici messi a disposizione dell'opera dovrebbero superare i 200 milioni di euro: che fine faranno se l'opera non dovesse essere realizzata ? Vi sono dei tempi entro i quali poter arrivare ad ottenere il finanziamento pubblico ? I finanziamenti pubblici - concludono - potrebbero essere a rischio se i lavori non partono?''.

 

La risposta dell'assessore alla mobilità Massimo Mattei

L'assessore alla mobilità, Massimo Mattei,  ha commentato la nota del Pdl e ha detto che 'il Comune di Firenze ha fatto e continua a fare quanto dovuto per la realizzazione delle nuove linee di tramvia: abbiamo da un anno approvato tutti i progetti esecutivi, non c'è alcun problema per quanto riguarda i finanziamenti pubblici'' e ''il sindaco ha incontrato e parlato con i referenti delle imprese che devono realizzare l'opera''.

 

''Ad oggi - continua Mattei - non esiste alcuna problematica che mette a rischio i finanziamenti pubblici, ovvero le risorse già stanziate dal Comune, dalla Regione, dall'Unione europea e dal ministero delle Infrastrutture. Sussiste invece qualche difficoltà - sottolinea -, nell'ambito della crisi economica e finanziaria, legata al finanziamento dei soggetti privati da parte degli istituti di credito: su questo tema - ribadisce l'assessore - l'amministrazione in prima persona si è impegnata a fornire il proprio supporto''.

 

Pdl incalza: "Renzi vuol vendere parte della Mercafir"

 

''Sapevamo che l'area Mercafir forse sara' oggetto di trasformazione urbanistica e che nell'area oggi completamente occupata dal mercato in futuro avrebbero trovato posto sia il nuovo stadio di Firenze che il mercato: oggi pero' ci e' stato detto che l'amministrazione guidata dal sindaco Matteo Renzi ha intenzione di vendere meta' della futura area che dovrebbe ospitare il mercato ortofrutticolo. Perche' questa scelta? Siamo molto preoccupati''. Lo affermano, in una nota, il capogruppo del Pdl in Palazzo Vecchio Marco Stella e il presidente della commissione controllo Francesco Torselli.
 

 

Il progetto di recupero dell'area Mercafir, si spiega, e' stato illustrato oggi in commissione urbanistica del Comune.
''Siamo preoccupati - ribadiscono Stella e Torselli - per le ripercussioni che tale scelta potrebbe avere sul futuro delle imprese che oggi occupano il mercato ortofrutticolo e per i lavoratori. Non condividiamo la scelta di vendere e spacchettare la Mercafir'' perche' ''con questa operazione si mette a rischio la struttura''. ''Noi - proseguono - siamo e saremo sempre favorevoli alla realizzazione del nuovo stadio'' ma ''occorre che la costruzione del nuovo stadio vada di pari passo con la valorizzazione del nuovo mercato e la tutela dei posti di lavoro''.
 

 

Sulla questione e' intervenuto anche il consigliere comunale del gruppo misto Tommaso Grassi (Sel) il quale ha sottolineato che ''l'area Mercafir per il 50% si trasformera' nella nuova area sportiva dove potra' sorgere il nuovo stadio di Firenze ma a sorpresa, leggendo la delibera di variante urbanistica, anche nel rimanente 50%, stando alle carte che sono state presentate oggi in Comune, verra' tolto il vincolo pubblico e l'area sara' destinata a funzioni artigianali ed industriali'', aprendo ''la strada a una privatizzazione che potrebbe portare il Comune nella direzione di una vendita anche se solo parziale dell'area mercatale''.