Firenze, 29 ottobre 2010 - ''Alzarsi in piedi e mettersi in gioco''. Questa la scelta fatta dal sindaco di Firenze Matteo Renzi, per diventare ''portavoce di tutti quegli elettori 'incazzati' che ci sono in giro per l'Italia''. Una scelta ''rischiosa'', come lui stesso sottolinea in un'intervista pubblicata oggi su un quotidiano nazionale: ''So che a Roma tutti aspettano che cada sulla prima buccia di banana, so che al primo errore qui mi fanno nero, mi termovalorizzano - dice -, ma non me ne frega nulla: ho scelto una strada e quella strada col 'cacchio' che la mollo''.

 


Il primo cittadino di Firenze, che stasera sarà ospite delle 'Invasioni Barbariche' di Daria Bignardi, a una settimana dall'assemblea dei 'rottamatori' in programma dal 5 al 7 novembre, parla poi di Papa Benedetto (''un personaggio di grande spessore''), della Chiesa (''ho la sensazione che sia troppo proiettata su se stessa'') e quindi chiede alle gerarchie di recuperare ''un po' di slancio, un po' di coraggio'', anche perché, aggiunge Renzi, ''a volte mi chiedo come sia possibile che i bambini a scuola conoscano più Harry Potter che Gesù Cristo''.

 


La sua risposta è che non bastano le encicliche. Per questo gli piace ''da matti il Papa quando dice che serve una nuova generazione di cattolici impegnati in politica'', una vera e propria ''rivoluzione''. Nell'intervista il sindaco parla anche di Fiat e del suo ad Sergio Marchionne: ''E' una persona interessante. Mi piace il suo atteggiamento riformista - dice -, ma non mi piace quando fa il furbo''. Le elezioni anticipate? Secondo Renzi non ci saranno perché nessuno le vuole, ''si andrà avanti cosi'. E' un suicidio ma si andrà avanti cosi''', spiega. E ancora, un giudizio sul ministro Giulio Tremonti, ''mi piacciono i suoi libri e anche se non sono cosi' addentro alle vicende romane - conclude Renzi - credo sia uno degli uomini forti per il futuro del centrodestra''. 

 

E sul suo facebook Renzi trova l'occasione per un riferimento agli ultimi fatti che occupano le prime pagine dei quotidiani. "Credo con forza che l'Italia sia un Paese migliore di quello che emerge dai media in queste ore scrive il sindaco sulla sua bacheca -. Noi non siamo ripicchine e bunga bunga. Meritiamo di più".