Pitti Filati, partenza colorata. E Linea Più Italia festeggia 40 anni

Firenze, 1 luglio 2015 - Mentre il settore della filatura soffre (fatturato 2014, -2%), a Pitti Filati (la più importante vetrina internazionale dei filati per maglieria,alla Fortezza da Basso fino a venerdì 3 luglio) si respira un clima più ottimistico e più colorato. La spiegazione di questa apparente contraddizione la fornisce Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine: "La filatura italiana soffre nelle produzioni di fascia medio bassa, ma in quelle di fascia medio-alta e alta, che sono quelle rappresentate qui a Pitti Filati il made in Italy va bene e ha davanti a sé buone prospettive".

L'avvio di Pitti Filati è stato caratterizzato da un buon numero di presenze, stand pieni di compratori, quindi, tanta speranza per il futuro. Di certo, questa edizione è particolamente nel segno di Linea Più Italia che in ogni edizione è tra i grandi protagonisti della rassegna, ma che quest'anno lo è in modo particolare. L'azienda, fondata nel 1975 da Giuliano Coppini e oggi guidata da Alessandro Bastagli, festeggia quuarantanni e per celebrare l'anniversario sono in programma una serie di iniziative.

Tra le varie iniziative la presentazione di una collezione di filati più ricca e innovativa, che comprende anche il nuovo filo «Oro»: un sottile tubolare di lana merinos extrafine, impreziosito da un filamento d'oro puro 24 carati. Poi nell'Archivio Storico Lineapiù, (mille metri quadri nella sede dell'azienda di Capalle), sarà ospitata una selezione di abiti di Giorgio Armani, concessi dalla maison. Nel volume  "Yarns-Lineapiù Italia. 40 anni di emozioni", viene raccontato il percorso di fantasia, creatività e innovazione di Lineapiù. Stasera, 1° luglio, poi, il compleanno di Lineapiù Italia sarà celebrato in Palazzo Vecchio nel Salone dei 500.

Ovviamente, Lineapiù guarda anche al futuro: "Nel 2015 -dice Bastagli- speriamo di ripetere il risultato del 2014, che è stato un anno eccezionale, su una previsione di crescita del 7% abbiamo fatto il 13%". Bastagli spiega che "per ora al 30 giugno ci siamo, siamo in linea col 30 giugno 2014". Infine un appello al governo: "Al governo chiediamo che ci lasci lavorare e che salvi tante aziende di cui ha bisogno questo mercato"