Abusivi, degrado e sosta selvaggia. Così muore il Piazzale Michelangelo

Povero simbolo, sempre più irriconoscibile la terrazza della città

Piazzale Michelangelo

Piazzale Michelangelo

Firenze, 8 ottobre 2015 - Piazzale Michelangelo, il caos si fa il nido sul tetto di Firenze. Lo spartiacque tra inferno e paradiso è il gemello in bronzo del David issato su per le rampe nel 1873 da nove paia di buoi e due calessi. Davanti alle sue pupille c’è la vista mozzafiato sul Cupolone. Alle sue spalle la Babilonia del falso e il muro di torpedoni e auto a caccia di un metro quadrato d’asfalto nel parcheggio più bello del mondo. Il tour sul balcone di Firenze inizia qui, fra tentazioni cafonal-chic come un giro di mezz’ora in Ferrari per 160 euro e spacciatori di aste per selfie, stampe e borse taroccate. La linea dura di Palazzo Vecchio contro i professionisti del falso è tramontata a fine estate. Ieri a mezzogiorno a vendere all’ombra del David, facendo concorrenza sleale agli 8 «barroccini» di souvenir dotati di licenza, erano in una decina. Ma il Far West è anche sul capitolo viabilità. A farne le spese la linea 12 dell’Ataf costretta a fermare in tripla fila.

Male anche sul fronte del decoro. La balaustra con vista cade a pezzi ed è tatuata di scritte. Dettagli (orrendi) che scompaiono davanti all’affaccio con vista Grande Bellezza. Gli uffici di Palazzo Vecchio stanno lavorando al progetto di pedonalizzazione: entro fine 2015 via il parcheggione e nuovo look e disposizione per le bancarelle autorizzate. Ma soprattutto niente più venditori abusivi. «I nostri uffici – spiega l’assessore Stefano Giorgetti – hanno elaborato tre progetti». L’unica variabile delle tre soluzioni prospettate dai tecnici della Mobilità è il numero di posti auto a rotazione ai bordi della carreggiata. Per il resto i progetti sono identici. «L’idea comune – prosegue – è di collocare gli stalli auto ai bordi della strada, riservandone alcuni per la sosta a rotazione di bus turistici, auto con permesso disabili e sosta ordinaria per servire le attività economiche». Il grosso delle auto andrà nell’«eco-parcheggio» da realizzare nell’area del camping dismesso l’anno scorso. I posti da recuperare qui oscillano fra i 50 e i 100. «Le auto sosteranno nelle aree attualmente asfaltate del campeggio e il verde non sarà toccato».

Giro di vite anche sulla viabilità. La svolta per la rampa che scende a San Niccolò, per chi proviene da Porta Romana sarà resa meno secca grazie alla possibilità di inversione offerta dalla nuova carreggiata. Le auto invertiranno il senso poco dopo il David e dopo potranno infilare la rampa. «Sul piazzale liberato dalle auto – conclude Giorgetti – sarà poi redatto un progetto per definire il nuovo aspetto della bancarelle e soprattutto quello dell’arredo urbano».

Claudio Capanni

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