Piano del paesaggio, il mondo del vino in subbuglio contro la Regione sui vincoli alle vigne

Il presidente Rossi risponde alle critiche sulle limitazioni all'estensione delle vigne: "Nessuna imposizione, massima disponibilità al confronto"

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Firenze, 30 agosto 2014 - Il Piano del Paesaggio nel mirino dei produttori di vino. Il provvedimento della Regione che porterebbe a un limite alla superficie delle vigne per favorire un ricambio delle culture e non impoverire il terreno fa storcere il naso a molti protagonisti dell'economia del vino. Un'economia in Toscana particolarmente florida. La Toscana esporta da sola il 20% del vino italiano. Il presidente della Regione Enrico Rossi manda messaggi di apertura agli operatori economici dei "supertuscan", i grandi vini toscani conosciuti in tutto il mondo. "Massima apertura da parte mia ad ascoltare gli agricoltori e a trovare un equilibrio più avanzato che possa soddisfarli", dice Rossi. Che ribadisce a più riprese, rispondendo agli operatori economici: "I termini limitare, contrastare, ostacolare, evitare non si riferiscono affatto a vincoli o divieti. Sono infatti contenuti nelle direttive del Piano, e costituiscono raccomandazioni che ovviamente vanno calate nella realtà del territorio delle varie aziende e da cui ci si può discostare motivatamente". “Un piano anacronistico e sbagliato”, dice al magazine online del mondo del vino winenews.it Giovanni Busi, presidente del consorzio dei vini del Chianti. “Sbagliato perché rilancia un modello di agricoltura vecchio e non competitivo, bloccando, se attuato nelle sue direttrici, lo sviluppo dell’agricoltura di qualità, che pure è parte integrante e decisiva del Pil toscano. Sbagliato perché viziato da pesanti pregiudizi ideologici che rischiano di confinare la nostra agricoltura e, in particolare, la stragrande maggioranza del comparto vitivinicolo, in un ghetto residuale e di carattere quasi esclusivamente “museale”. Un dibattito dunque senza esclusione di colpi che sembra arrivato soltanto al primo round. "Uno sviluppo sano deve basarsi sul rispetto dell'ambiente e del paesaggio. Non è facile, ma se non ci riesce la Toscana, chi altro potrà riuscirci?", conclude Rossi su Facebook.

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