I Litfiba ripartono in tour. E intanto Pelù battibecca con il Comune

Dopo il successo della tournée invernale, Pelù e Renzulli carichi per i nuovi live. A Firenze il 23 luglio: "A ogni tappa una scaletta diversa". Scontro con Giachi sulla cultura: "Non può essere solo notte bianca". "Poverino, è troppo impegnato nei talent..."

Piero Pelù (Ansa)

Piero Pelù (Ansa)

Firenze, 1 luglio 2015 - Parte da Torino, il 9 luglio al Gru Village, la tournée estiva di "Tetralogia degli elementi live" dei Litfiba. Dopo il successo del tour invernale, la rock band si esibisce anche il 23 luglio a Firenze all'ippodromo del Visarno con Federico Fiumani dei Diaframma. Le altre tappe a Villafranca (Verona) l'11 luglio, a Sogliano al Rubicone (Forlì-Cesena) il 12 luglio. E ancora il 17 luglio a Milano, il 18 a Locarno (Svizzera), il 24 a Roma, il 26 a Taormina, il 31 a Majano (Udine) e il 6 agosto a Napoli.

Sarà dunque Federico Fiumani dei Diaframma aprirà il concerto dei Litfiba a Firenze, il 23 luglio, unica tappa toscana del tour nazionale "Tetralogia degli elementi". Il tour è un omaggio ai dischi che la band dedicò, durante gli anni '90, ai quattro elementi della natura: fuoco con «El Diablo» (1990), terra con «Terremoto» (1993), aria con «Spirito» (1994) e acqua con «Mondi Sommersi» (1997). Il tour estivo si aggiunge di una nuova data, rispetto a quelle già annunciate, il 6 luglio a Ercolano (Napoli).

"La scelta di Fiumani - ha spiegato Piero Pelù, leader dei Litfiba - è arrivata in modo naturale, siamo cresciuti insieme. Fiumani ha sempre dimostrato, in tutti questi anni, di avere un grandissimo carattere, di essere un grande lottatore». Sulla scelta di dedicare il tour alle loro canzoni degli anni '90 Pelù ha detto: «I testi scritti in quegli anni sono sempre attuali, sono composizioni che a volte hanno anche 25 anni ma che, incredibilmente, forse per lungimiranza nostra, hanno una grande forza tutt'oggi". "Forse - ha spiegato Ghigo, il chitarrista della band - da una parte funzionano ancora le sonorità e le musiche di quegli anni, anche grazie a come le suoniamo con la nuova band, e da una parte i testi scritti da Piero raccontano i problemi di allora che non sono migliorati, anzi alcuni acuiti".

"La scaletta dei concerti varia - ha spiegato Pelù - stiamo girando con più di 40 canzoni pronte, risistemate, modernizzate. A ogni tappa decideremo cosa suonare".

"Noi siamo sempre i ragazzacci di allora - ha detto scherzosamente il front man dei Litfiba - per cui non ci nascondiamo dietro un dito e se quel dito deve essere è il dito medio".

E a margine della conferenza stampa Pelù, come in passato, è tornato a criticare la gestione del comparto culturale a opera del Comune di Firenze. "La cultura a Firenze viene considerata semplicemente una notte bianca: è dal 2007 che sono in crisi totale con l'amministrazione fiorentina per come gestiscono la cultura e non mi meraviglia sapere che i fiorentini siano scontenti di come viene amministrata", ha detto il cantante rispondendo a una domanda dei giornalisti riguardo ai risultati di un sondaggio presentato dal sindaco Dario Nardella, in cui un cittadino su tre giudica inadeguati impegno e investimenti in cultura. "Mi risulta - ha detto Pelù - che non esiste un assessore specifico alla cultura, e che Nardella ne fa le veci ad interim: questo non fa altro che dimostrare che la cultura a Firenze viene considerata semplicemente una notte bianca. La notte bianca è solo una grande vasca nel centro".

A stretto giro di posta la replica pepata del vicesindaco, Cristina Giachi: "Povero Pelù, troppo impegnato nei talent show televisivi per conoscere tutte le iniziative culturali di Firenze". "Nella nostra città - ha ricordato il vicesindaco - la cultura è il salvataggio del Maggio musicale, del Teatro della Pergola, che poi ha anche ottenuto il maggior riconoscimento previsto dalla nuova legge sui teatri, e del Teatro Puccini. Senza dimenticare l'apertura del Museo del Novecento, della scuola di alto perfezionamento per attori diretta da Favino e la mostra record Human di Antony Gormley al Forte. E, infine, un'Estate fiorentina di livello decisamente più alto rispetto a qualche anno fa. Tutte cose - ha concluso - che forse Pelù non conosce. E, comunque, quel sondaggio dice che il 60% dei fiorentini apprezza la politica culturale dell'amministrazione. Ripetiamo, il 60%. Non ci pare poco".

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