Antirandagismo, squadra fiorentina dell'Ente protezione animali in partenza per l'Abruzzo

L'obiettivo dell'operazione è quello di contribuire al mantenimento dell'ecosistema del Parco nazionale d'Abruzzo.

Volontari dell'Enpa al lavoro

Volontari dell'Enpa al lavoro

Firenze, 18 settembre 2014 - Tre regioni coinvolte (Lazio, Abruzzo, Molise); dodici comuni interessati; undici volontari mobilitati; due settimane di interventi. Sono questi i numeri dell'operazione straordinaria antirandagismo, promossa da Enpa e Parco Nazionale d'Abruzzo e supportata dai Servizi Veterinari Asl, dai Servizi veterinari Regionali e dai Comuni, che prenderà il via venerdì 19 settembre dal comune di Pescasseroli (L'Aquila) e che impegnerà il Nucleo di Intervento Nazionale della Protezione Animali in attività di prevenzione all'interno del Parco, fino alla fine di settembre. Sono 4 i volontari della sezione Enpa di Firenze partiti questa mattina alla volta dell’Abruzzo, guidati da Simone Porzio ex presidente della sezione fiorentina, ad avviare l’operazione. Si tratta di personale altamente specializzato che ha già operato in contesti difficili come il terremoto d’Abruzzo, quello dell’Emilia e l’alluvione che ha colpito Liguria e Lunigiana.

In quei contesti i volontari della sezione di Firenze riuscirono a salvare e recuperare ben 127 animali, in gran parte cani e gatti, ma anche animali di allevamento, rettili e volatili. Insieme ad altri volontari Enpa si alterneranno sia di giorno, sia di notte,sul campo al fine di individuare, vaccinare, microchippare (intestandoli al Comune di appartenenza) i numerosi cani randagi sul territorio che stanno compromettendo l’equilibrata convivenza con il lupo e l’orso marsicano. L'obiettivo di questo progetto, che per Enpa e Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise rappresenta una prima assoluta, è quello di contribuire a mantenere in equilibrio gli ecosistemi di un territorio, tanto prezioso e ricco di biodiversità quanto delicato, qual è appunto il Parco d'Abruzzo. E' possibile tutelare e proteggere animali di particolare pregio, a cominciare dall’orso bruno marsicano, ragione stessa dell’esistenza del Parco, favorendo la convivenza tra fauna selvatica e animali d'affezione nel rispetto delle leggi.

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