Tutti pigiati come sardine sul 22: l'odissea dei pendolari in città

Bus puliti, ma affollatissimi. E di controllori neanche l'ombra

Sugli autobus Ataf (Pressphoto)

Sugli autobus Ataf (Pressphoto)

Firenze, 18 aprile 2015 - La città si sveglia presto, dalle periferie al centro centinaia di persone si muovono per raggiungere il posto di lavoro e spesso lo fanno in autobus. Proprio sul servizio offerto dall’Ataf si sono concentrate in questi giorni le proteste dei sindacati che lamentano mancanza di vetture e di personale, scarso rispetto degli orari stabiliti delle corse, obliteratrici guaste e superficialità nel monitoraggio di linee fondamentali a causa di rallentamenti dovuti ai cantieri della tranvia. Dopo aver verificato la situazione, prendendo a esempio due linee cruciali per chi deve raggiungere gli estremi della città e non ha che l’autobus per farlo, il servizio non è impeccabile ma a onor del vero neanche così disastroso.

Ieri, giorno feriale, la linea 22, che attraversa la città dalla periferia nord fino al cuore del centro facendo slalom tra i cantieri, alla fermata «Ponte San Donato » ha rispettato le corse previste nell’orario affisso al palo della fermata stessa, tra le 8 e le 9 di mattina. Alle 10.05 però una corsa è saltata, decidiamo di salire sulla successiva: sono le 10.09 e all’orizzonte, su quel che rimane di via di Novoli strizzata tra i lavori, ecco far capolino due bus, entrambi 22, entrambi di ultima generazione. Quelli grigi e blu per capirsi. Il primo strapieno, saliamo sul secondo lasciandoci dietro il 56, con capolinea alle Piagge, che spacca il secondo. Carta ‘Agile’ alla mano, 10 corse di 90 minuti ciascuna, costano 10 euro ed è forse l’unico modo per risparmiare un po’, anche più della tesserina quattro corse, sui biglietti che costano 1.40 euro l’uno. 1.50 euro per chi fa il biglietto inviando sms dal cellulare al numero dedicato. Il lettore funziona e la vettura è abbastanza pulita.

Arriviamo al capolinea, superando la curva in via degli Agli per la quale, a chi non è del mestiere, servirebbe un goniometro al posto del volante, ed eccoci davanti alla chiesa di Santa Maria Maggiore. Proprio davanti perché il capolinea, a causa di lavori in corso, è stato spostato. Se due vetture si incolonnano come è successo ieri mattina, giacché da quella strada ci passa anche il 6, non è il massimo della sicurezza. Scendiamo, il bus successivo arriva in orario: sono le 10.31, alle 10.35, come da programma parte alla volta di Novoli. Obliteratrice funzionante, molti passeggeri entrano dalla porta centrale invece che da quella anteriore nonostante il chiaro segno di divieto di accesso. Nessun controllore a bordo.

Il percorso scorre liscio se trascuriamo il solito tappo all’ingresso in via della Scala. Particolare prudenza nella curva a destra in via Torre degli Agli e puntuali arriviamo al capolinea in via Valdinievole dove il 22 taglia il traguardo alle 10.59. Andiamo a sud: linea 17 partenza dalla fermata Kennedy alle Cascine arrivo viale Verga. La app Ataf 2.0 e il servizio online ‘Tempo reale’ dicono il vero e la corsa parte alle 17 in punto. È l’unico modo per verificare l’orario perché il programma è stato staccato dalla fermata. La vettura, pulita, questa volta non è di ultima generazione, ha tre porte e le obliteratrici sono posizionate vicino al conducente, con qualche lamentela dei passeggeri che salgono dietro e devono attraversare tutto il bus per timbrare il biglietto. Il viaggio scorre liscio, con un po’ di calca fino alla stazione e da piazza Indipendenza a San Marco ed è così anche per il ritorno. Anche qui senza l’ombra di un controllore.

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