Mercoledì 24 Aprile 2024

Natali 'sfratta' i banchi: "Assurdo sotto gli Uffizi"

Il Comune: "Sistemazione provvisoria"

Uno dei banchi posizionati in piazza del Grano all'uscita degli Uffizi

Uno dei banchi posizionati in piazza del Grano all'uscita degli Uffizi

Firenze, 31 gennaio 2015 - «SONO stupefatto: mi chiedo se l’uscita della Galleria degli Uffizi possa essere ritenuta un luogo idoneo ad ospitare queste attività. E, benchè sia difficile distinguere i ruoli, parlo da fiorentino più che da direttore della Galleria degli Uffizi», attacca il direttore del museo Antonio Natali. Il riferimento è ai tre barrocci ‘sfrattati’ da San Lorenzo e sistemati da Palazzo Vecchio proprio all’uscita degli Uffizi. «Si tratta di una sistemazione transitoria in vista della riorganizzazione che avverrà secondo un disegno unitario e una ‘visione’ di città» mette le mani avanti l’assessore allo Sviluppo economico Bettarini. Intanto in San Lorenzo scoppia la polemica. Se il risiko delle bancarelle, sfrattate a gennaio 2014, è chiuso dai primi di dicembre (in attesa della nuova graduatoria), per lo spostamento effettivo dei banchi sono ancora da risolvere alcune grane, anche se, secondo quanto stabilito da Palazzo Vecchio, il 16 gennaio gli ambulanti avrebbero dovuto trovare una nuova casa. In realtà delle 44 nuove postazioni poche sono al momento ‘utilizzabili’: «Sotto la Loggia del grano mancano le pedane e gli allacci alla corrente mentre i tre banchi all’uscita degli Uffizi sono al buio. Nelle altre zone non va assolutamente meglio» sbuffa qualche ambulante. Marco Stella, capogruppo di Forza Italia, attacca: «Mi chiedo perché si mandano via gli ambulanti da San Firenze e nello stesso momento vengono dirottati tre banchi proprio all’uscita degli Uffizi. Cosa si tutela?».

PER PALAZZO Vecchio il rebus da sciogliere, dunque, si complica: saranno, infatti, da ricollocare anche le 13 postazioni che andranno via da piazza San Firenze. La comunicazione del ripulisti, già ventilato ai tempi della pedonalizzazione della piazza, è arrivata mercoledì dalla Sovrintendenza per i beni architettonici che giudica «incompatibili le attività e i manufatti» con il valore storico della piazza e vieta il commercio ambulante «a difesa del decoro». I bancarellai (prima erano agli Uffizi, dopo la bomba dei Georgofili vennero spostati in piazza della Repubblica, per poi essere nuovamente spostati in via de’ Gondi) non ci stanno e annunciano ricorso: «Tutti continuano a considerarci come bancarelle e non come esseri umani». Già meno di un anno fa il Tar aveva accolto la richiesta di sospensiva del provvedimento che imponeva lo spostamento in largo Annigoni, presentata dai 14 barrocci. «Abbiamo vinto già una volta al Tar non è detto che non ci sia una seconda» attaccano gli ambulanti.