Certi oltranzisti fanno solo pena

Il direttore de La Nazione risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Firenze, 1 dicembre 2015 -Caro Direttore, penso al preside resosi famoso per aver voluto ‘manipolare’ la festa del Natale per non offendere famiglie d’altra fede. Chi dispone la rimozione dei crocifissi dalle scuole; chi corregge il significato del Natale eliminando il valore della festa più bella, non è degno di esser chiamato italiano: oscura la nostra stessa cultura.

Silvano Landucci

Caro Landucci, è da giorni che parliamo di questo tema, e da giorni continuiamo a ricevere lettere sull’argomento, segno che è molto sentito. Per questo pubblico la sua, tra le tante arrivate. Che vuole, dico la verità: gli insegnanti che negli ultimi tempi hanno assunto posizioni come quella del preside di Rozzano mi fanno un po’ pena. Mi danno l’idea di persone culturalmente povere, schiave di un oltranzismo ideologico al tempo in cui le ideologie sono morte. Fanno la figura di quel soldato giapponese che, abbandonato nell’isola sperduta, continuava a combattere non sapendo che la guerra era finita. Ma non è solo colpa dei professori, perché spesso le scuole sono messe su dai genitori. Basti pensare a quelli che protestavano per la benedizione anche se fatta al pomeriggio, i presepi e addirittura gli alberi di Natale. E pensare che ai musulmani di tutto questo non importa proprio niente. Siamo noi a farci tanti problemi!

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