Firenze celebra il ritorno di Muti: ovazione per il Maestro al Teatro dell'Opera

C'era il 'Tutto esaurito' per la serata. Nel pomeriggio di lunedì l'incontro con il sindaco Nardella e il consiglio comunale, oltre a una passeggiata in centro / LA GIORNATA FIORENTINA DEL MAESTRO-FOTO / IL SALUTO AL CONSIGLIO COMUNALE-FOTO / CONCERTO 'SOLD OUT'-FOTO / L'INTERVISTA ESCLUSIVA

Il Maestro Muti durante il concerto con gli allievi dell'orchestra giovanile Cherubini

Il Maestro Muti durante il concerto con gli allievi dell'orchestra giovanile Cherubini

Firenze, 2 dicembre 2014 - RICCARDO MUTI è tornato ieri a Firenze dopo cinque anni di assenza. Ha diretto per la prima volta nel nuovo auditorium dell’Opera l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini in due capolavori del sinfonismo ottocentesco: la Quarta di Schubert e la Quinta di Ciaikovski. E' stato un grande successo per la serata da tempo sold out. Serata con diversi vip. Tra gli altri Agnese Renzi, la moglie del premier.

Riccardo Muti è stato accolto al suo arrivo dal sindaco Dario Nardella e dal direttore generale dello spettacolo dal vivo del Mibac Salvatore Nastasi. Dopo essere stato ricevuto in Palazzo Vecchio il Maestro è stato accompagnato in giro per il centro storico: piazza della Signoria, i Georgofili, Ponte Vecchio.

Il maestro Riccardo Muti ricevuto in Palazzo Vecchio da Dario Nardella e da Salvatore Nastasi

Poi il saluto al Consiglio comunale di Firenze. "Io rimango italiano: sono ancora uno dei pochi artisti che ha ancora la residenza in Italia. Non che questo sia un vanto; è un dovere, per un italiano. Significa che amo ancora questo paese". Ha detto Riccardo Muti. Il direttore d'orchestra, parlando coi cronisti prima di entrare in Palazzo Vecchio, ha ricordato di essere cittadino onorario di Firenze, dove ha cominciato la sua attività di direttore d'orchestra nel 1968. Muti ha ricordato che, come pianoforte, scelse di acquistarne, "uno piccolo, un quarto di coda: mi ha accompagnato per tutta la vita, e io ho scelto di essere fedele al mio piccolo pianoforte, che impiegai due anni a pagare a rate. Oggi il mondo è cambiato: i giovani direttori di oggi cominciano a dirigere e dopo poco, hanno la villa, fanno le reclame. Noi invece abbiamo fatto la gavetta", ha concluso Muti. 

Il maestro Riccardo Muti saluta il consiglio Comunale di Firenze