Museo degli Innocenti, la restauratrice partorisce durante l'inaugurazione

L'incredibile coincidenza che "saluta" la nuova vita della struttura

Gli operatori della Misericordia del Duomo che sono intervenuti  (New Press Photo)

Gli operatori della Misericordia del Duomo che sono intervenuti (New Press Photo)

Firenze, 24 giugno 2016 - Innocenti: il Museo della vita celebra la sua inaugurazione e, con straordinario tempismo, una nuova vita decide di sbocciare. Ci sono eventi che hanno un che di simbolico: è successo ieri che si siano rotte le acque a una delle restauratrici del nuovo Museo; immediato l’intervento del medico Claudio Poli e dei volontari della Misericordia e la futura mamma poco dopo era alla maternità di Careggi. Così un bambino di oggi è stato salutato dai bambini di ieri. La memoria di sei secoli di accoglienza di «nocentini», i bambini abbandonati che l’istituto accoglieva in attesa di miglior fortuna, è la parte emotivamente più coinvolgente del Museo degli Innocenti che ieri è stato restituito alla città col suo allestimento di grande effetto.

Ci sono voluti tre anni di lavori e 12 milioni e 800mila euro di investimenti, 7 milioni e 200mila dei quali di fondi europei e il resto di risorse dell’ente, come ha precisato la direttrice Alessandra Maggi. «Tutte spese rendicontate», ha sottolineato per poi aggiungere che «solo la facciata non è finita perché abbiamo scelto di far ammirare da vicino i dieci putti di Della Robbia appena restaurati».

Solo puntini sulle i: non era ieri il momento della polemica ma dell’inaugurazione degna dell’evento, con tantissime le autorità, a cominciare dal sottosegretario Cosimo Ferri e dall’arcivescovo Giuseppe Betori. Tutti per un Museo che è, sarà, molto di più. «Faremo nascere qui il primo centro integrato per nido-infanzia, 0-6 anni, rafforzeremo le nostre collaborazioni per i servizi ai minori e valorizzeremo anche il complesso monumentale con il recupero di tutta la piazza e della basilica», ha detto il sindaco Dario Nardella ricordando che il «il Comune è impegnato non solo nel restauro della cupola ma anche del loggiato esterno, come già avvenuto col recupero delle fontane. L’istituto degli Innocenti è al centro di un complesso architettonico e urbanistico che Firenze sta riconquistando e al quale stiamo restituendo la bellezza dell’origine».

Forse una risposta, sia pure indiretta, a chi si lamenta di una piazza mal frequentata e degradata? Sugli Innocenti come luogo di bellezza ma soprattutto di accoglienza si sono soffermati molti degli intervenuti, a iniziare dal presidente del consiglio regionale Eugenio Giani. Molto più che un Museo, appunto, e, solo per oggi, a ingresso gratuito.

 

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