Taglio del nastro per la 79° edizione della Mostra dell'Artigianato

Paese ospite di questa edizione è il Tibet. La mostra resterà aperta alla Fortezza da Basso fino al 3 maggio. Tra le novità di quest'anno anche "Oroarezzo Experience"

 Inaugurazione della 79/a edizione della mostra dell'artigianato (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Inaugurazione della 79/a edizione della mostra dell'artigianato (Giuseppe Cabras/New Press Photo)

Firenze, 24 aprile 2015 - Torna la Mostra internazionale dell'Artigianato con cinquantacinquemila metri quadri di superficie espositiva, oltre 800 espositori provenienti da 46 paesi e 150 mila visitatori attesi, in crescita del 10% rispetto alla scorsa edizione. Il taglio del nastro della 79/ma edizione si è svolto oggi, 24 aprile, alla Fortezza da Basso di Firenze. La mostra sarà visitabile fino al 3 maggio.

La rassegna è stata presentata nei giorni scorsi dal presidente di Firenze Fiera, Luca Bagnoli; dal direttore commerciale, Fabio Camilletti; dall'assessore regionale alle attività produttive Gianfranco Simoncini e dall'assessore comunale allo sviluppo economico Giovanni Bettarini. Il paese ospite d'onore di questa edizione è il Tibet. Tra le novità di questa edizione ci sarà Oroarezzo Experience, anteprima del salone Oroarezzo, che ospiterà per l'occasione importanti artigiani orafi. In programma anche uno spazio dedicato al mondo dell'abbigliamento vintage, al tema dell'abitare con 'Casa in & out', alla cosmesi artigiana e alle tematiche del riciclo e della ecosostenibilità. Largo poi alle Strade della ceramica di Montelupo Fiorentino, al Cappello di paglia di Firenze e al tema del cibo con il padiglione 'Gustò.

«Degli 850 milioni di euro di risorse europee che avremo a disposizione nei prossimi anni - ha detto Simoncini - il 50% sarà destinato alle piccole e medie aziende di cui l'artigianato è parte importante». «Auspichiamo un aumento dei visitatori del 10% - ha aggiunto Bagnoli - Abbiamo un nuovo direttore commerciale e contiamo già da quest'anno di avere un ritorno tangibile in termini di assestamento del bilancio, per tornare all'utile gestionale nel 2016. Il 2015 sarà invece un anno di transizione positiva».

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