Padre di famiglia ed ex calciatore muore nel giorno del compleanno di uno dei figli; in mille al funerale

Tavarnelle val di Pesa e tutto il Chianti piangono Antonio Bagni, sconfitto da una malattia

Antonio Bagni

Antonio Bagni

di Ilaria Biancalani

Tavarnelle Val di Pesa, 28 agosto 2015 - Oltre mille persone questa mattina, con occhi lucidi e grande compostezza, si sono strette intorno alla famiglia Bagni per dare l'ultimo saluto ad Antonio. Le esequie si sono svolte alle 10,30 al Santuario della Madonna di Pietracupa di San Donato in Poggio, troppo piccolo per contenere l'enorme folla che si è riversata anche sul piccolo sagrato e negli spazi intorno alla chiesa. Presente anche la Polizia Municipale, che ha regolato il traffico di quel tratto di strada. Antonio ha combattuto per oltre un anno contro uno di quei mali che, purtroppo, non lasciano scampo.

Con grande coraggio e grande dignità, come raccontano tutti, amici, parenti e conoscenti, che hanno avuto modo di vivere con lui questi ultimi mesi. E se n'è andato proprio nel giorno del compleanno del figlio maggiore, Gabriele, il quale ha affidato al social network facebook, il suo ricordo dell'amato padre, esprimendolo con queste toccanti parole: “Nel giorno in cui sono venuto al mondo, te ne sei andato. Andato non come uomo normale, ma da uomo Cristiano...sarai per me un esempio sempre. Che gli angeli ti accolgano in Paradiso”.

Un uomo di grande fede Antonio, molto amato e conosciuto, nel piccolo borgo di San Donato, dove viveva proprio al fianco del Santuario nel quale ha ricevuto l'estremo saluto, e al quale si è sempre dedicato con varie attività, fra cui quella di consigliere della Pro Loco. “Era orgogliosamente un bruscellante – racconta Carlo Alberto Aquilani, presidente della Compagnia del Bruscello – ed è stato con noi con spirito positivo e per quello che la sua malattia gli ha permesso, anche in occasione della nostra ultima rappresentazione, nel luglio scorso”. Molte le associazioni del paese che in questi mesi si sono mosse in vario modo, per dare supporto alla famiglia.

“E a breve – annuncia Aquilani ­ ci saranno altre iniziative promosse, in primis, proprio dalla Compagnia del Bruscello”. Ma Antonio era conosciuto anche nei comuni limitrofi, per il fatto di aver avuto una brillante carriera di calciatore. Negli anni ha infatti militato nelle file di varie squadre: dal San Donato alla Virtus Poggibonsi, dalla Colligiana al Grassina, dal Pieve Scola al Barberino Val d'Elsa Asd.

Per questo al suo funerale non sono mancate tante giovani e giovanissime promesse del calcio ed ex compagni di squadra, che hanno voluto salutare per l'ultima volta il loro campione. Un campione anche di fede, come ha sottolineato durante l'omelia della Messa, officiata con Rito Romano Antico, il parroco, don Luca Zanaga. “Antonio è un uomo che ha vissuto ed è morto da vero cristiano, – ha detto don Luca – La sua enorme fede lo ha sostenuto durante tutta la vita e anche nel momento più duro, quello della malattia e della sofferenza, da lui vissuta con grande umiltà e mansuetudine. Si preoccupava per i suoi familiari – ha aggiunto – ma non aveva paura della morte. Più di una volta ne avevamo parlato e lui mi aveva detto di affidarsi completamente alla volontà di Dio”. Oltre al figlio maggiore, Antonio lascia la moglie Ilaria, il padre e altre due figlie Francesca e Giuditta, quest'ultima nata poco meno di otto mesi fa. A loro ma anche a tutti coloro che lo hanno conosciuto, Antonio lascia il suo grande patrimonio di valori, composti in “una vita da prendere ad esempio”, come dice ancora Gabriele sempre attraverso facebook.

Il feretro, con un corteo che ha percorso a piedi tutto il tragitto, è stato tumulato nel piccolo cimitero della frazione.

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