Firenze, 17 aprile 2014 - Gran serata di moda design e fotografia stasera all'Obihall per festeggiare i trent'anni della scuola internazionale fondata dall'architetto Vincenzo Giubba che ne ha fatto un gioiello di cultura contemporanea. In passerella 300 modelli degli allievi di fine corso del corso di fashion design, con le loro caleidoscopiche creazioni realizzate ognuna da uno studente dal disegno al cartamodello, dal taglio al cucito. E poi i lavori degli allievi del corso di design esposti in una sala particolare con progetti di arredamento di mobili da interni ed esterni, 53 progetti di fotografia, 22 elaborati per la grafica.

Insomma un panorama completo della moderna creatività sotto gli occhi attenti dei tantissimi ospiti della sfilata dell'Accademia Italiana Arte Moda Design, culminata con la consegna delle Piramidi dell'Eccellenza che ogni anno, ormai da dieci anni, premiano grandi personalità delle diverse arti. Stavolta da Roma è arrivato un re dell'alta moda come Renato Balestra, inventore di una eleganza raffinatissima e internazionale. Per il pret à porter ecco la Piramide a Patrizia Bambi, stilista e imprenditrice che col marito Claudio Orrea ha fondato il marchio Patrizia Pepe. "Sono molto felice di ricevere questo premio dai giovani studenti dell'Accademia che apprezzo per la loro preparazione - dice Patrizia Bambi - e mi piace molto anche nella mia azienda lavorare coi giovani più talentuosi perché portano freschezza e idee". Tra gli ultimi progetti del brand Patrizia Pepe c'è quello per il potenziamento degli accessori, settore in crescita di vendite e apprezzamento in tutto il mondo.

Per il design Piramide dell'Eccellenza a Ernesto Gismondi, ingegnere e presidente del colosso della luce Artemide, orgoglioso della creatività italiana e delle bellezze e bravure del nostro Paese. "Già venire a Firenze è sempre una grande esperienza di cultura e di emozioni - spiega Ernesto Gismondi - e non sono d'accordo con chi dice che noi italiani siamo mezzi morti. L'impegno di questi giovani studenti e il prestigio dell'Accademia parlano da soli. Siamo ancora noi italiani i detentori del primato della fantasia e della creatività. E in Artemide sono pronto ad offrire a questi talenti laureati in questo istituto le porte dell'azienda Artemide per degli stage". Sulla stessa lunghezza d0nda un altro premiato come Maurizio Galimberti, artista fotografo di fama che è anche lui incantato da Firenze "anche se bisognerebbe lavorarci su per evitare le greggi di turisti che deturbano il centro storico".

Per l'architetto Vincenzo Giubba questi trent'anni d'Accademia sono volati velocemente, tra la scuola bottega d'arte ma anche laboratorio attivo di contemporaneità. "Sono orgoglioso di avere fatto tutto senza finanziamenti di nessuno - spiega Giubba - e felice perché in questi 30 anni ho potuto fare quello che più mi piace, divertendomi anche".

Fra i vanti dell'Accademia il riconoscimento del Miur per la laurea triennale ora gemellata con la laurea inglese all'università di Nottingham che permetterà agli studenti di avere un doppio titolo. E poi le inziative per sostenere il lavoro delle carcerate in Italia con gli studenti che disegnano per loro accessori, quelle per il progetto AIFA che coinvolge lavoratrici africane che producono abiti messi in vendita alla Rinascente di Milano e Firenze, quelli con l'azienda di Rieti Klopman, leader europea del tessuto da lavoro per la riedizione di capi pieni di ironia, il programma Re-Silk a Bangkok che ridona vita a sete antiche e preziose recuperate dopo la recente alluvione e rilavorate ad arte dalle donne della Thailandia del Nord secondo i desideri e gli impegni della regina di quel Paese con l'aiuto di Central Group: alcuni di questi abiti rari sfilano stasera in passerella.