Tar, vittoria minimarket. Stop ordinanza anti alcol

Il comune è ancora sconfitto

Un minimarket

Un minimarket

Firenze, 5 agosto 2015 - Per la seconda volta in due anni il Tar dà ragione ai minimarket. I titolari dei supermercati multietnici che hanno impugnato l’ordinanza del 31 dicembre, con cui Palazzo Vecchio bandisce la vendita di alcolici dalle 22 alle 6, ce l’hanno fatta. È di venerdì la sentenza con cui il Tar "dispone l’annullamento dell’ordinanza del sindaco di Firenze". Tradotto: alcol libero dopo le 22.

L’ordinanza firmata con l’obiettivo di mettere un ulteriore freno all’abuso di sostanze alcoliche non ha più nessun valore. Titolari di minimarket, bar e piccoli alimentari possono continuare a vendere senza andare incontro a nessuna sanzione. Gli alcol shop fiorentini già nel mese di marzo del 2013 vinsero contro Palazzo Vecchio. La sentenza del Tar non lascia ombra di dubbio: "non si può riportare la disciplina limitativa della vendita di bevande alcoliche alla disciplina degli orari degli esercizi commerciali". I titolari dei piccoli esercizi commerciali sono stati costretti a ricorrere alle vie legali.

Dopo aver offerto la propria disponibilità a collaborare sono stati messi con le spalle al muro da un’ordinanza anti alcol non comunicata – né minimarket e né locali furono informati del provvedimento – e senza nessuna data di termine. In buona sostanza, se i gestori non avessero impugnato l’atto il divieto sarebbe stato definitivo. Paras Gogia, il portavoce dei minimarket, preferisce non essere definito «vincitore». "Noi siamo dalla parte del Comune – spiega – chiediamo di poter sederci anche noi a un tavolo e di collaborare: anche noi non vogliamo che Firenze sia ridotta a una distesa di punti vendita senza un’identità. Ma non è con i divieti che si risolvono i problemi: l’ordinanza non fa altro che punire gli onesti che cercano di stare nelle regole".

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