Meningite, in coda per la profilassi, dopo la discoteca cura di antibiotici

Sta migliorando il giovane colpito dal meningococco tipo C

Analisi in laboratorio

Analisi in laboratorio

Firenze, 27 novembre 2015 - Il ventiseienne fiorentino colpito da meningite sembra reagire bene alle cure. Sono ottimisti nel reparto di malattie infettive dell’ospedale Santa Maria Annunziata dove si trova ricoverato in isolamento da lunedì sera: la febbre sta lentamente calando. La prognosi è ancora riservata, ma la reazione alla terapia somministrata nell’ospedale di Ponte a Niccheri sembra aver avuto subito un effetto positivo. L’uomo era arrivato al pronto soccorso su un’ambulanza del 118 dopo due giorni di febbre alta e anche un episodio epilettico.

La Tac e un prelievo lombare hanno appurato una meningite batterica. La causa è stata poi individuata nel meningococco di ceppo C, lo stesso cioè che ha colpito 29 dei 35 pazienti ricoverati negli ospedali toscani solo nel 2015. Di questi, ben 12 sono stati nel territorio della Asl 10. In sei casi, il ceppo C è stato letale. Oltre al paziente, la macchina sanitaria pensa a chi può essere stato a stretto contatto con lui in un ambiente chiuso per più ore. Sono già stati sottoposti a profilassi antibiotica tutti i parenti, gli amici più stretti e il personale che lo ha portato in ospedale e soccorso nelle prime ore. 

Ma sono molti altri, un numero imprecisabile, coloro che vanno sottoposti ad antibiotico, ossia coloro che nella notte tra venerdì e sabato sono stati nei locali «Dolce zucchero» di via Pandolfini e «Twentyone» (ex Andromeda) di via dei Cimatori, dove era presente anche il 26 enne. Una ventina degli avventori di questi locali solo ieri mattina si è rivolta fisicamente al servizio di medicina preventiva della Asl. Già dal giorno precedente, quando si è diffusa la notizia del nuovo caso di meningite, decine di persone hanno contattato telefonicamente l’azienda sanitaria. Si immagina che qualcuno si sia sottoposto alla profilassi semplicemente rivolgendosi al proprio medico di famiglia. Ma il potenziale di cittadini a rischio è molto maggiore e sicuramente riguarda anche persone che non vivono neanche a Firenze.

Per tutti coloro che potrebbero essere entrati in contatto col giovane, l’invito è a rivolgersi al proprio medico curante o alla guardia medica o al servizio di igiene pubblica del proprio Comune di residenza. Con il nuovo caso di meningite si rinnova anche l’appello a vaccinarsi contro il meningococco C. E’ gratuito per tutti coloro che hanno tra gli 11 e i 45 anni nei territori delle Asl dove si sono verificati i 35 casi di questo 2015. Manuela Plastina

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