Riesumata la salma del piccolo Mattia. Lo strazio della mamma: "Siamo distrutti"

Il bimbo morì dopo l'asilo. Dispota nuova autopsia / MATTIA MORI' PER SCUOTIMENTO. INDAGINI PER OMICIDIO COLPOSO / BIMBO MORTO DOPO L'ASILO, CHIESTI 2 MILIONI DI DANNI / RIAPERTE LE INDAGINI

I genitori del piccolo Mattia

I genitori del piccolo Mattia

Pistoia, 30 ottobree 2014 - «A QUESTO non eravamo preparati. Siamo distrutti, è stato straziante». Parla sussurrando le parole, Caterina Innocenti, la mamma del piccolo Mattia Pierinelli, il bimbo di nove mesi, morto il 7 dicembre 2009, cinque giorni dopo essere entrato in coma mentre si trovava nell’asilo comunale Lago Mago di Pistoia. Un pomeriggio straziante, quello vissuto ieri da Caterina e dal marito Riccardo Pierinelli, che hanno dovuto assistere alla riesumazione della salma del loro bambino, effettuata dai Nas di Firenze e alla polizia municipale di Pistoia, nel cimitero di Piazza.

La decisione è arrivata ieri mattina: il giudice per le indagini preliminari, Patrizia Martucci, ha accolto la richiesta dei periti da lei stessa nominati su richiesta del pm Claudio Curreli, titolare delle indagini. Si tratta del neuroradiologo pediatrico Andrea Righini, dell’anatomopatologo Gaetano Pietro Bulfamante e dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo. I tre esperti ritengono, infatti, necessario eseguire una seconda autopsia sul corpicino del bimbo. Per la morte del piccolo Mattia Pierinelli, lo ricordiamo, sono state indagate, per omicidio colposo, tre maestre dell’asilo, che sono difese dagli avvocati Cecilia Turco del foro di Pistoia, e Alexia Corsi, del foro di Firenze.

L’ESECUZIONE di un secondo esame autoptico è stata richiesta dai tre periti, al fine di verificare alcune incongruenze che risulterebbero dai referti dei primi esami svolti. In particolare, la presenza di una frattura, descritta nella prima autopsia, alla base del cranio, non visibile chiramente in fotografia né all’esame radiologico, tutti esami necessari per interpretare la dinamica del trauma. Inoltre, i medici dovranno verificare l’eventuale presenza di altri segni di maltrattamento (calli ossei o cicatrici) e le ecchimosi, visibili nelle fotografie delle prime autopsie, nella testa e negli arti del piccolo. La salma di Mattia è stata trasferita nell’obitorio comunale di Milano, dove il prossimo 10 novembre sarà eseguita la secnda autopsia. «Noi riteniamo questi nuovi esami del tutto superflui e non necessari – ha spiegato ieri l’avvocato Maurilio D’Angelo, del foro di Roma, che assiste la famiglia Pierinelli – La presenza di un trauma non accidentale, infatti, è stata già accertata dalle verifiche effettuate dai tre consulenti nominati dal giudice civile Sergio Garofalo. Inoltre, ripetere l’esame a distanza di cinque anni è assai difficile».Gli esperti depositerano la perizia il 15 dicembre. La prossima udienza è fissata per il 22 dicembre.

Martina Vacca