Matthew, il fantasma di Firenze: scomparso nel nulla, lo cercano da dodici anni

Il mistero dello studente statunitense, sparito dopo una serata a un pub in centro nel 2003. Negli anni in tanti si sono occupati del suo caso con lo stesso risultato: nessuna traccia

Matthew Mullaney, scomparso nel nulla da Firenze nel 2003

Matthew Mullaney, scomparso nel nulla da Firenze nel 2003

Francesco Marinari

Twitter: @framar1977

Firenze, 10 ottobre 2015 - E' una storia ancora oggi misteriosa. La storia di un ragazzo scomparso. Scomparso nel nulla: nessuno lo ha mai più visto. Nessuno, né gli amici né tantomeno la sua famiglia sa più niente di Matthew Mullaney, statunitense di Brockton, Massashuttes, sparito da Firenze dove stava seguendo un semestre di studi. Sparito una sera tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio del 2003. Il caso del giovane, che all'epoca aveva 23 anni, è ancora aperto sul sito dell'Fbi.

Poche righe sul sito della Federal Bureau of Investigation parlano di Matthew e lo collocano tra i "missing", quelle persone di cui non si è saputo più nulla. Sulla sua scomparsa la famiglia ha allestito un sito internet in cui viene raccontata la sua storia. Matthew arriva a Firenze per seguire un corso alla Angel Academy of Arts, un'accademia per gli appassionati di arte e disegno. Una full immersion nell'arte nella città dell'arte: niente di meglio per chi sogna di diventare un pittore come Matthew, che precedentemente aveva frequentato la Fairfield University, in Connecticut, con scarsi risultati. Le settimane a Firenze, dove era arrivato incoraggiato anche dalla famiglia, scorrono alla grande per il giovane. Che racconta per telefono ai suoi la bellezza della città. 

Matthew vive in un appartamento a Campo di Marte. La sera in cui è scomparso, dice agli amici che sarebbe andato al Lions Fountain, il pub da sempre ritrovo dei ragazzi stranieri in Borgo Albizi. Lì effettivamente Matthew va a passare la serata. Durante la settimana studia molto e solo nel weekend si concede un po' di svago. Secondo quanto raccolto all'epoca dalle testimonianze, il ragazzo ha un comportamento normalissimo nel pub.

Beve qualcosa e chiacchiera. E' la sera di venerdì 31 gennaio 2003. Sul tardi, uscito da quel pub, Matthew scompare. Sono le 2.30 circa. Di lui non rimane nessuna traccia. I ragazzi con cui condivide l'appartamento non lo vedono tornare. Passano due giorni e lunedì 3 febbraio contattano la famiglia lanciando l'allarme. Non ha più usato né il suo telefono né la sua carta di credito da allora.

Dove è finito? Possibile che in una città come Firenze una persona si volatilizzi nel nulla? Un interrogativo a cui né gli inquirenti italiani né quelli statunitensi sono mai riusciti a dare una risposta. Tra meno di un mese, Matthew compie 34 anni. La famiglia continua a cercarlo, "e continueremo finché non lo troveremo", dicono i genitori che da oltre dieci anni vivono nell'incubo e nell'angoscia. Sono passati anni, ma sul sito di "Chi l'ha visto" rimane aperto il "file" che parla del caso del ragazzo. Il genitori vennero in Europa pochissimo tempo dopo la sua scomparsa, cercandolo anche ad Amsterdam, città che aveva visitato prima di stabilirsi, nel gennaio 2003, appunto a Firenze. 

Qualcuno pensa che lo studente sia caduto nell'Arno e che il suo corpo sia stato trascinato chissà dove. Sono diverse le segnalazioni che arrivano alla trasmissione. La cameriera di una pizzeria e un tassista giurano di averlo visto in circostanze diverse nei giorni successivi a Firenze. Ma non ci sono conferme. Matthew restava sempre in contatto con familiari e amici. E il non aver più dato notizie di sé è apparso molto insolito ai genitori. Nella notte in cui scomparve, Matthew aveva lasciato il passaporto a casa. I documenti che aveva con sé erano la patente del Massashuttes e la tessera dell'assicurazione sanitaria. 

Negli anni, sono state diverse le testimonianze piuttosto attendibili che riconducono all'Irlanda. Almeno due persone riferiscono di aver incontrato per caso e parlato con il ragazzo, che si è presentato come Matt del Massashuttes. Ma anche qui, nessun vero riscontro è arrivato. La pista irlandese resta comunque la più accreditata. Matthew, pur in maniera inusuale, avrebbe fatto perdere le sue tracce, avrebbe tagliato i ponti con tutti andando in Irlanda. Una speranza che sia ancora vivo. Solo, con una nuova vita, ma vivo. Come sperano il padre Mike e la madre Terri. Ma intanto, per la città di Firenze e per il mondo, Matthew resta un fantasma, diventato tale in una notte di gennaio del 2003. 

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