Passa la mozione matrimoni gay, ora tocca al sindaco

Approvato in commissione un atto che invita il sindaco a permettere la trascrizione sul registro comunale delle nozze contratte all'estero da persone dello stesso sesso. Pd diviso

Lo Giudice e Giarrattano (foto Ansa)

Lo Giudice e Giarrattano (foto Ansa)

Firenze, 1 ottobre 2014 -  Il caso 'matrimoni gay all'estero' approda anche a Firenze. La commissione Affari Generali e Bilancio e la commissione Pari opportunita' e Diritti Umani hanno approvato una mozione presentata dal gruppo "Firenze riparte a sinistra" (Sel, Prc e la lista civica Firenze a sinistra) che invitava il sindaco Dario Nardella a permettere la trascrizione sul registro comunale dei matrimoni contratti regolarmente all'estero da fiorentini "anche se dello stesso sesso". Cosa che già accade a Grosseto e Bologna. 

Nel capoluogo toscano la questione e' entrata in Palazzo Vecchio da un "corridoio" secondario e non da quello principale. Che tuttavia obblighera' Nardella ad una presa di posizione chiara. L'atto, infatti, passerà dalle commissioni al voto in Consiglio comunale ponendo un interrogativo politico alla Giunta Nardella che finora non aveva preso chiara posizione sulle vicende bolognesi. Tommaso Grassi , capogruppo di “Firenze riparte a sinistra” chiede a Nardella che gli uffici comunali inizino a scrivere la disposizione in modo da ridurre i tempi di applicazione.

Un testo licenziato dalle commissioni ma che ha visto il Pd perdere 'pezzi': 5 i si', 2 gli astenuti, 1 contrario.

Tra i contrari, oltre all'opposizione di Forza Italia e Fratelli d'Italia, Massimo Fratini, del Pd, l'astensione di Fabrizio Ricci, sempre del pd e quella del presidente della commissione Pace e Diritti, Serena Perini (con il consigliere Fabio Giorgetti assente al voto).

Favorevoli i consiglieri di 'Firenze riparte a sinistra' e Arianna Xekalos del M5s, il presidente della commissione Affari generali e Bilancio, Cecilia Del Re, i consiglieri Angelo D'Ambrisi, Luca Milani, Francesca Paolieri, Alessio Rossi. Con questa mozione il sindaco Nardella è chiamato a decidere su un atto che di fatto ha scavalcato la giunta e ha sottolineato, sul tema, una posizione nebulosa per i democratici.

 

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