Firenze, 26 settembre 2014 - La Procura di Firenze ha chiuso le indagini sulla morte di Riccardo Magherini, il 40enne fiorentino morto a marzo durante un arresto dei carabinieri. Sono sette le persone che restano indagate, fra le quali quattro militari, con l'accusa di omicidio colposo. L'atto non contempla infatti la posizione di altre quattro persone, chiamate in causa durante l'inchiesta: i sanitari intervenuti con una seconda ambulanza o che quella sera erano al lavoro alla centrale del 118.
In un primo momento, in seguito ad una denuncia presentata dai familiari di Magherini, i carabinieri erano accusati di omicidio preterintenzionale. Oltre a loro sono indagati tre sanitari. Ai tre sanitari viene contestato di non aver valutato correttamente la situazione e di non essere intervenuti per limitare gli effetti dell'asfissia.
Dall'avviso di chiusura indagini emerge, dunque, che le cause del decesso di Riccardo Magherini sono l'assunzione massiccia di cocaina e l'asfissia dovuta, quest'ultima, anche alle modalità con cui operarono i militari, recependo così quanto emerso dalla consulenza tecnica depositata nel corso dell'inchiesta. Secondo quanto risulterebbe, infatti, le modalità con cui Magherini venne immobilizzato e ammanettato furono imprudenti e difformi a una direttiva del Comando generale dell'Arma.
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