Un disastro prevedibile

Voragine sul lungarno a Firenze, il commento del direttore de La Nazione Pier Francesco De Robertis

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

PIERFRANCESCO DE ROBERTIS

Firenze, 25 maggio 2016 - La voragine apertasi all'alba di oggi nel lungarno Torrigiani è anche il frutto del precipitare di un sistema di cura della cosa pubblica. E' vero che Publiacqua è intervenuta in nottata, dopo la segnalazione di cittadini ritrovatisi in una strada sommersa ben al di sopra delle caviglie.

Ma occorre domandarsi perché non sia stato possibile prevedere e prevenire il disastro. Sostituendo la vetusta rete. O almeno, provvedendo a una manutenzione tempestiva ed efficace delle condutture. Già. Ma oggi, nell'era degli affidamenti a terzi, degli appalti e subappalti, chi gestisce la cosa pubblica conosce a sufficienza i beni che gli sono affidati?

C'è ancora chi conosce a fondo il territorio e vede, provvede, ripara, previene? Oppure inchinandosi al dio dell'offerta più vantaggiosa si affida la manutenzione a chi pratica lo sconto massimo e magari è costretto a chiedere informazioni per raggiungere il luogo del guasto? E come si conciliano i mancati interventi di prevenzione nel cuore di Firenze e di uno dei luoghi più belli e suggestivi del mondo con i corposi utili di Publiacqua?

I sindaci che di quegli utili percepiscono i benefici faranno bene a chiedersi se sia così utile trovarsi un pugno di soldi nelle proprie casse a costo di un servizio idrico sempre meno efficiente e sempre più caro per i cittadini. Perché alla fine il conto è pagato da loro, da tutti noi.

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