Mister Iphone agli studenti: "Fatevi guidare dalla passione, avrete successo"

Luca Maestri, vicepresidente esecutivo di Apple, incontra i ragazzi delle superiori nell'ambito delle iniziative dell'Osservatorio Permanente Giovani Editori di Andrea Ceccherini

Luca Maestri e Andrea Ceccherini con alcuni giovani (foto Germogli)

Luca Maestri e Andrea Ceccherini con alcuni giovani (foto Germogli)

Firenze, 6 maggio 2016 - “Guardate dentro di voi e cercate di capire qual è la vostra vera passione. E’ questo che vi porterà al successo lavorativo, perché passione e successo vanno di pari passo”. Parla a una platea di centinaia di ragazzi delle scuole superiori Luca Maestri, vicepresidente di Apple, arrivato dagli Usa per confrontarsi con giovani attenti e che nelle loro domande non fanno sconti, andando a toccare alcuni punti sensibili dell’azienda di Cupertino, leader globale nel digitale e per la quale servono poche presentazioni.

A organizzare l’evento l’Osservatorio permanente giovani editori del presidente Andrea Ceccherini. Che introducendo l’ospite della serata al Teatro Odeon di Firenze ha incoraggiato una volta di più i ragazzi a diventare lettori e fruitori consapevoli dell’informazione.

“Luca Maestri - dice Ceccherini - è un ospite che può essere per voi di ispirazione. Ci fa capire che tutto è possibile, che non solo potete diventare il numero due di Apple ma anche battere il vostro capo (il presidente esecutivo di Apple Tim Cook guadagna meno di Maestri, ndr)”. Maestri, romano, un passato in diverse aziende tecnologiche, racconta la sua esperienza su una delle poltrone più ambite ma anche scomode: quella del direttore finanziario e vicepresidente esecutivo della "mela morsicata". Dietro gli Iphone nelle tasche dei ragazzi arrivati all’Odeon ci sono anche le sue scelte. Le scelte di chi si trova a gestire un patrimonio da 200 miliardi di dollari. A intervistare Luca Maestri, il direttore del Corriere della Sera, Luciano Fontana.

“Maestri - dice Fontana - fa parte di quel piccolo gruppo di italiani che ci rendono orgogliosi nel mondo. Sono grato a voi ragazzi di essere qui”. Il ghiaccio viene rotto subito. L’ospite illustre parla della sua carriera, del come è possibile, da un primo passo, arrivare così in alto.

“Non ci sono scorciatoie - dice Maestri - L’importanza di capire la propria passione è la chiave di tutto. Io non avevo una vera passione ma grande interesse per i numeri. Capii dopo un po’ che il controllo di gestione, ovvero mettere insieme i dati finanziari di un’azienda per farla funzionare bene, mi appassionava moltissimo”.

La grande passione dunque porta facilmente al successo. Fa emergere chi se lo merita. Belle parole, ma in Italia la carriera di Luca Maestri avrebbe potuto avere lo stesso cammino che ha avuto in Usa? “L’economia adesso è globale, il mondo è profondamente cambiato, ci sono più possibilità per un’azienda di espandersi se ha confini globali. Ma questo vale ovunque, in Usa come in Italia”, dice l'ospite.

La platea è impaziente. Impaziente di sapere i segreti di un’azienda che ha cambiato le vite di tutti noi. Ma impaziente anche di fare quelle domande scomode che mettono in mostra il grande spirito critico dei ragazzi dei giorni nostri, solo in apparenza superficiali. E quando comincia il dibattito gli studenti chiedono subito del rapporto fra Apple e la privacy, alla luce della lunga battaglia con l’Fbi che voleva lo sblocco dell’iphone di un attentatore della strage di San Bernardino. “E’ un argomento non banale e difficile da affrontare. Non si tratta dello sbloccare l’iphone di un attentatore. Dovete capire che se si crea un software per entrare in un iphone, questo software prima o poi finirà nelle mani sbagliate e potrebbe mettere in pericolo la privacy di tutti”.

Niente per la Apple è lasciato al caso, fa capire Maestri, che dice: “Se ascoltaste le nostre riunioni vi mettereste a ridere. Spesso dibattiamo su particolari che all’apparenza sembrano insignificanti ma che invece per la nostra azienda sono importantissimi”. L’attenzione al particolare è l’ingrediente in più di un’azienda che ha raggiunto ogni angolo del mondo.

Eppure, “in Apple non guardiamo ai risultati - dice Maestri - Vogliamo semplicemente che il nostro prodotto sia il migliore del mercato. E vogliamo che anche l’esperienza del consumatore nell’usare il nostro prodotto sia la migliore in assoluto, sia quasi magica”.

L’ambiente è informale. Maestri ha chiesto ai suoi interlocutori sul palco di togliere la cravatta (“A Cupertino la giacca non è ancora arrivata, mi sento a disagio”, sorride, ndr) ma i temi sono molto seri. E i ragazzi incalzano l’ospite. "C’è una relazione tra lo sconto che il fisco ha fatto a Apple e il lancio del nuovo centro di sviluppo di Napoli?”, chiede una studentessa. “Non c’è nessuna relazione - dice Maestri - Voglio sottolineare che Apple paga regolarmente le tasse ed è anzi la prima azienda mondiale per tasse versate. E’ un peccato che veniamo coinvolti in questo genere di diatribe. Per quanto riguarda il centro di Napoli, crediamo molto nello stare vicini alle comunità. Per questo abbiamo lanciato il progetto che speriamo di replicare in altre parti d’Italia”.

Ma il nostro Paese è davvero un posto verso il quale Apple può avere fiducia? “Assolutamente sì - risponde Maestri - Grazie all’Appstore, il nostro negozio virtuale di applicazioni, molti sono diventati imprenditori con la propria app. Proprio le app hanno creato un milione e mezzo di posti di lavoro nel mondo e centomila in Italia. Ma qui investiamo anche in educazione. E proprio l’esempio del centro di sviluppo di Napoli ne è l’esempio. Offriremo addestramento per lo sviluppo dei software IOS”. Virare la conversazione sull’Iphone è un attimo.

L’oggetto del desiderio globale “oggi rappresenta il 70% della nostra produzione. All’inizio avevamo un unico modello e questo rendeva le dinamiche aziendali molto più snelle. Poi, nel conquistare nuovi mercati nei Paesi emergenti, abbiamo visto che commercializzare iphone a prezzi più bassi migliorava le vendite. Per questo oggi trovate nei negozi il 6S, il 6 ma anche il 5S. Mantenere anche le produzioni precedenti ci ha sicuramente favorito”.

“Fate vostro il messaggio che oggi lancia Maestri - dice Andrea Ceccherini rivolgendosi ai ragazzi - La passione è la chiave di volta del successo. Un lavoro fatto con passione vi farà volare il tempo ma permetterà a voi di imparare e di far crescere l’azienda in cui siete”. Le ultime domande dei ragazzi sono graffianti.

“Perché comprare un Iphone Se (l’ultimo nato tra gli Iphone, di gamma media, ndr) e spendere cinquecento euro quando a quella cifra la concorrenza dà al cliente quasi il top della gamma?”, chiede un ragazzo facendo riferimento agli smartphone con sistema Android.  “Se provi quell’Iphone ti convinci che è molto meglio degli altri”, chiude Maestri in pieno stile Apple.

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