Morte di Lorenzo, lettera del babbo: 'Era in mare per aiutare un collega'

Venerdi alle 15 i funerali nella chiesa di San Gervasio

Lorenzo Borella

Lorenzo Borella

Firenze, 28 aprile 2016 - La salma di Lorenzo Borella, il biologo fiorentino morto durante un’immersione in Malesia è rientrata in Italia. La camera ardente di Lorenzo sarà allestita nelle cappelle del commiato dell’Ofisa in viale Milton e sarà aperta da oggi. Il funerale sarà celebrato domani alle 15 nella chiesa di San Gervasio.

Sono il padre di Lorenzo Borella, il biologo marino deceduto in Malesia il 17 aprile. L’incidente è avvenuto nella baia antistante la spiaggia di Chagar Utang, sede della Marine Turtle Field Station della Università di Malesia - Terrenganu, nell’isola di Redang, posta dinanzi alla costa est della penisola malesiana, all’altezza della città di Kuala Terrenganu - sede della University Malesia Terrenganu, ove Lorenzo viveva e portava a compimento il proprio lavoro.

Esso è avvenuto in apnea e non con l’autorespiratore: Lorenzo si è offerto - al di fuori delle proprie mansioni e dopo il proprio turno di servizio - di accompagnare un collega per aiutarlo a trovare una tartaruga marina per delle riprese inerenti l’attività della Stazione, dicendosi convinto di sapere dove trovarla.

Infatti hanno trovato la tartaruga e il collega con l’autorespiratore si è messo a riprenderla perdendo di vista Lorenzo. La tartaruga si è diretta verso il mare aperto, poi ha virato tornando indietro e nel seguirla il sub ha notato brillare qualcosa sul fondo. Era la macchina da presa di Lorenzo e accanto ad essa giaceva Lorenzo stesso.

Tirato prontamente a galla, purtroppo non ha reagito ai tentativi di rianimazione essendo trascorsi circa 10 minuti dall’ultima ventilazione (dato da computer di immersione). Il tutto si è svolto a poche decine di metri dalla riva rocciosa e a circa 200 metri dalla spiaggia, su un fondale modesto di 10-12 metri, un luogo quindi di totale relax per un sub notevolmente esperto come Lorenzo.

Alla successiva autopsia gli organi vitali sono apparsi integri e la causa del decesso è stata attribuita a shallow water blackout (perdita di conoscenza causata da ipossìa cerebrale). Quindi, apnea (non bombole), e niente sangue in mare. Chiedo di pubblicare con la massima enfasi un sentitissimo ringraziamento all’ambasciata italiana in Malesia, nelle persone dell’ambasciatore Mario Sammartino e della Signora Silvia Marrara.

Desidero che il maggior numero possibile di italiani sappia che ci sono due persone di questo livello, capaci di fare sentire protezione e supporto a loro connazionali coinvolti in una tragedia dall’altra parte del mondo. Efficienza assoluta e dedizione alla soluzione degli innumerevoli problemi derivanti dal rimpatrio di Lorenzo, ma incredibilmente anche vicinanza emotiva.

Per una volta sono stato orgoglioso di essere italiano. Loro devono saperlo, tutti gli italiani devono saperlo, e prego il mio concittadino e mio presidente del consiglio Matteo Renzi di congratularsi con loro, adoperandosi per “clonarli” ed “infettare” tutta l’amministrazione pubblica del nostro Paese di persone così.

Gianluca Borella

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