Fatemi vivere a Trani

Il Direttore de La Nazione risponde ai lettori

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Pier Francesco De Robertis, direttore della "Nazione"

Firenze, 3 marzo 2015 - CARO DIRETTORE, ha visto quest’inchiesta della procura di Trani sulle agenzie di rating? Ma che cosa c’entra Trani con Standard & Poor’s?

Giuliano Maranti-  Roma

 

CARO MARANTI, le confesso una cosa: se rinasco voglio vivere a Trani. Non per il castello Svevo o la dolce brezza che arriva dal mare. No. Voglio vivere a Trani perché Trani è un posto dove non ci sono furti, scippi, rapine, truffe, omicidi, ruberie, evasione fiscale, malavita organizzata. Un Eden perduto. Almeno mi immagino, visto che da anni la procura di questo bellissimo centro del sud Italia, luoghi notoriamente in cima a tutte le classifiche sul «vivere sicuri», trova il tempo di svolgere inchieste su temi che niente hanno hanno a vedere con la sua ridente cittadina. Ha indagato Berlusconi nel 2010 per fatti accaduti a Roma (anzi, non accaduti, visto che poi l’inchiesta è stata archiviata nel 2013) ora se la prende con le agenzie di rating internazionali che come tutti sanno hanno sede in Puglia. In attesa della prossima archiviazione. La realtà, caro Maranti, è che se ci fosse un Csm serio prenderebbe posizione e certe cose non accadrebbero più. Ma siamo in Italia. Anzi, a Trani

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