Venerdì 3 Maggio 2024

Moschea, sì ai ponti giù i muri

Buona Domenica di Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Il capocronista de La Nazione di Firenze Luigi Caroppo

Firenze, 11 gennaio 2015 - IL PROFETICO Giorgio La Pira (nato a Pozzallo dove ora arrivano migliaia di immigrati e nostro, storico, sindaco tra poco anche ‘santo’) in una lettera del 1970 scriveva «Unificare il mondo: ecco il problema - unico - di oggi: unificarlo facendo ovunque ponti ed abbattendo ovunque muri».  Parole quanto mai attuali, adesso che abbiamo il cuore gonfio di dolore e la ragione colma dell’orgoglio di non aver paura di fronte a chi ci vuole inchiodare col terrore. Firenze ha una grande occasione nel solco lapiriano: non scontrarsi sulla moschea che la popolazione islamica ha il diritto a realizzare, ma su questo tema aprire un confronto il più sereno possibile, senza pregiudizi da una parte e con la massima trasparenza dall’altra. In tal senso non va certo la proposta di referendum lanciata da Forza Italia. E non credo sia la migliore proposta che poteva essere fatta in queste ore in cui è fondamentale innalzare il dialogo e non incendiare le differenze. Abbiamo fiducia nell’imam Izzedin Elzir, simbolo di moderazione, e nelle parole che ha detto al nostro giornale («Noi musulmani fiorentini con decisione e coraggio dobbiamo continuare nella convivenza che questi estremisti vogliono eliminare. I luoghi di preghiera sono aperti al confronto e al dialogo. Estremismo e atteggiamenti fanatici nascono anche dall’esclusione»). Quando sarà stato individuato il terreno per la moschea da 3000 metri quadrati, si dica con assoluta chiarezza chi sono i finanziatori, anche quelli da 10 euro. Sarà più utile certamente del referendum. Buona domenica.