Con la Cgil o con Renzi: "Vado a Roma o alla Leopolda? Non lo so"

Il 25 ottobre divide il Pd. Il governatore Rossi: "Devo pensarci" IN 20MILA A ROMA DALLA TOSCANA/ SATIRA SU RENZI, IL CINEGIORNALE REALIZZATO DALLA CGIL / VERSO LA LEOPOLDA 5: IL MINISTRO BOSCHI ALLA RIUNIONE DEI VOLONTARI / FOTO / GIA' CENTINAIA LE ISCRIZIONI / MARIA ELENA BOSCHI LANCIA LA LEOPOLDA 5

La Cgil chiama a raccolta tutti i lavoratori con la grande manifestazione romana

La Cgil chiama a raccolta tutti i lavoratori con la grande manifestazione romana

Firenze, 22 ottobre 2014 - NELLE STANZE della Camera del Lavoro di Borgo dei Greci si continua a telefonare per cercare altri pullman: sono già 50 quelli prenotati per la manifestazione di sabato a Roma, ma ne servono altri per tutti coloro che preferiscono il viaggio in bus piuttosto che in treno o in macchina. Allo stesso tempo nell’androne della Stazione Leopolda è un via vai di camion e furgoni che scaricano sedie e tavoli, schermi e impianti di amplificazione. Il popolo della sinistra si prepara al week end delle divisioni e delle fratture. Perché al di là del bon ton e delle dichiarazioni da politically correct, sabato prossimo le diverse anime del Pd non potranno stare nello stesso nocciolo. Nella capitale la Cgil sfila e protesta contro il jobs act del premier Matteo Renzi. Nella sua Firenze il presidente del consiglio e segretario nazionale del Pd chiama tutti a raccolta sotto le insegne della sua quinta Leopolda, la prima da premier. Il ministro Maria Elena Boschi, che ha coordinato i lavori, spera in una platea tra i 15 e i 20mila partecipanti. A cui la leader nazionale della Cgil Susanna Camusso risponde con la previsione di una piazza con addirittura un milione di manifestanti.

Ma al di là della guerra dei numeri, chi va a Roma e chi resta a Firenze fra gli esponenti del Pd cittadino?

Sembra facile, ma non tutti hanno ancora le idee chiare sul loro sabato pomeriggio. Ad esempio il governatore della Toscana Enrico Rossi Rossi, che parla di un’agenda davvero incasinata, con tanti di quegli impegni da non avere ancora deciso cosa fare. Anche la sua vicepresidente ed ex vicesindaco di Palazzo Vecchio, Stefania Saccardi, ha mille appuntamenti, ma lei sabato alla Leopolda ci sarà eccome.

Non mancherà neppure il segretario regionale del Pd Dario Parrini: «Sarò in tanti posti e anche alla convention di Renzi – afferma –. In ogni caso provo profondo rispetto per la manifestazione della Cgil e non a caso il 3 novembre sarò con il segretario regionale Gramolati per un dibattito sul jobs act». «Non vado alla manifestazione di Roma anche se penso che chi ci va faccia bene – sostiene il segretario metropolitano del Pd, Fabio Incatasciato – Passerò dalla Leopolda e ascolterò qualche intervento. Anche se non è un’iniziativa che nasce da dentro al partito, ci saranno comunque tanti dei nostri iscritti ed è quindi un momento importante».

Fra i duri e puri non mancherà certo l’eurodeputato Nicola Danti: «Ci sono da sempre – asserisce – C’ero alla prima e all’anteprima. Figuriamoci se manco stavolta...Chi non viene perde un momento di confronto. Ma pazienza, non muore nessuno». Stesso discorso per il consigliere regionale Eugenio Giani: «Certo che ci sarò, è un’importante occasione di riflessione. Oltretutto sono direttamente impegnato nel gruppo di discussione sullo sport». Anche la presidente della commissione cultura a Palazzo Vecchio, Federica Giuliani, sarà alla Leopolda «perché è un laboratorio politico di cui c’è tanto bisogno».

E persino il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni, che proprio renziano non è, ammette di essere tentato di fare un salto alla kermesse: «Non ho ancora deciso – ammette –. Tendenzialmente andrei a Roma, anche se la Leopolda è un luogo dove mi sono sempre affacciato più o meno a lungo».

Fra coloro che non hanno dubbi c’è Tea Albini che sfilerà nella capitale al fianco della Cgil contro il jobs act: «Non sono mai stata agli appuntamenti della Leopolda perché non mi sono mai riconosciuta in questo modo di fare politica – spiega – Faccio quello che è più vicino al mio modo di essere e sabato vado a Roma». Sulla stessa lunghezza d’onda Andrea Barducci: «Anche se non ci sarò fisicamente, col cuore sarò alla manifestazione della Cgil. Non ho alcun pregiudizio sulla convention della Leopolda, ma credo che qualche problema politico ci sia, visto che è organizzata da Matteo Renzi che è anche il segretario del mio partito».

Il sindaco Dario Nardella è convinto invece che la kermesse renziana «esista per aprire il partito alle proposte e alle idee di tanti, dei giovani, dei professionisti: è esattamente il contrario di un problema. E’ un modo per concentrarsi sulle cose che servono davvero all’Italia».

A lanciare uno slogan per tutti è infine la parlamentare Elisa Simoni che commenta: «Nè in piazza nè in stazione . Serve un Pd oltre il 'renzismo'».

 

 

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