Fiom, riempita la Leopolda di lavoro

Firenze, 30 maggio 2016 - «Nel Piano di sviluppo che la Regione Toscana si appresta ad approvare bisogna capire come verrà inserita l’industria» Lo ha detto Daniele Calosi, segretario generale della Fiom-Cgil di Firenze, secondo cui il piano «deve prevedere un’industria che dia lavoro, che abbia condizioni per i lavoratori rispettose dei diritti, e rispetto dell’ambiente con attività dal basso impatto, come siamo riusciti a fare con Laika nel Chianti». Calosi ha parlato a margine dei dibattiti dell’iniziativa organizzata dalla Fiom «Firenze Metalmeccanica. Il valore del lavoro», che si è chiusa alla Stazione Leopolda. Nel primo dibattito il tema centrale è stato quello dei diritti: «La flessibilità in entrata - ha accusato Paola Galgani, segretaria generale della Camera del Lavoro - si è trasformata in precarietà e impossibilità di investire sul proprio futuro».

La mostra alla Leopolda è stata anche l’occasione per uno scambio di battute a distanza tra il premier Matteo Renzi e la stessa Fiom Cgil. «Ho ricevuto un sms da Maurizio Landini che ha affittato come Fiom la Leopolda riempiendola di bandiere del sindacato: ottima idea, compagno segretario, non ti chiederemo i diritti. Però ricordati che quando si va alla Leopolda, poi, bisogna innovare altrimenti non funziona» ha scritto il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un passaggio della sua newsletter Enews. «A Matteo rispondo così: lui lo sa, la mostra è patrocinata dalla Presidenza del Consiglio... Non l’abbiamo riempita di bandiere rosse - dice Daniele Calosi, segretario della Fiom di Firenze - ma del valore del lavoro, ci sono i lavoratori che spiegano con orgoglio quello che fanno. L’abbiamo fatta alla Leopolda proprio perché era un luogo di lavoro. Tutti hanno riconosciuto l’elemento di innovazione che abbiamo proposto».