Leopolda 5, Matteo Renzi (Giuseppe Cabras/New Pressphoto)
Ha collaborato Ilaria Inzitari
Firenze, 24 ottobre 2014 - Stesso schema di sempre, ma ruoli dei protagonisti profondamente cambiati. La prima Leopolda di governo va in scena a Firenze. La Leopolda 5, il quinto appuntamento con la kermesse renziana, regala non poche sorprese. Appuntamento dunque alla Stazione Leopolda con tanti ospiti per parlare dei temi-chiave del momento. Temi spinosi, come quello del lavoro, un nodo che affronterà la manifestazione nazionale della Cgil in programma a Roma nella giornata di sabato 25 ottobre.
Il più atteso era sicuramente lui, il premier Matteo Renzi, che è arrivato verso le 19.30. Dopo l'ingresso Renzi ha guadagnato rapidamente il backstage, dove si trova anche il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi e il deputato dem, Edoardo Fanucci. Matteo Renzi è poi intervenuto da Firenze al Tg della7 affermando: "Ho grande rispetto per la manifestazione della Cgil che però come dimostra Vendola si sta caricando di grandi significati politici. Quella piazza è di protesta sindacale e politica e io la rispetto ma la Leopolda è un'altra cosa: non si protesta ma si propone". Intanto fuori dai cancelli della stazione Leopolda verso le 20 in centinaia attendevano il proprio turno per poter entrare. All'ingresso ai banchi della reception altrettanti erano in coda per ricevere il badge. Uno smistamento reso necessario dal notevole afflusso di partecipanti, che potrebbe battere ogni record nel ruolino di marcia delle manifestazioni organizzate da Matteo Renzi. Solo alla prima sera dell'evento gli iscritti sono circa 5.000. Verso le 21.10 il via ufficiale alla nuova edizione della kermesse con il ministro Maria Elena Boschi che ha ringraziato i volontari dal palco.
Poi la parola a lui, Renzi, che entra in scena sulle note di Geronimo degli Sheppard. Accolto come un divo, dopo aver spiegato il perché della scelta del garage americano come set - "ricorda lì dove nascono le idee"-, e una breve proiezione di uno sketch estratto da Boris per dire "noi cambieremo l'Italia, non cambieremo Paese", ha iniziato un lungo excursus nella storia della convention dagli esordi a ora. Camicia e jeans, Matteo Renzi si è lanciato in un intervento 'informale': battute, gag, scherzi con il pubblico. Si è rammaricato per essere "un po' ingrassato", negli ultimi mesi. Ha invitato chi era in platea a sedersi: "Che manifestazione politica e' se ci sono le sedie e nessuno le occupa?". Non sono mancate le consuete scaramanzie verso che rema contro: "Daremo un futuro al paese nonostante i gufi". "Avresti mai detto che alla Leopolda cinque si arrivava al Governo? - ha poi chiesto scherzando - Io non pensavo nemmeno di arrivare alla Leopolda cinque". "La Leopolda del 2011 mi ha fatto capire che questo paese era scalabile, so che questo termine creera' polemiche ma lo dico: per anni ci hanno raccontato che l'Italia era un paese chiuso, eppure giorno dopo giorno ci rendevamo conto che si potevano cambiare le cose sul serio, presa, rivoltata e cambiata". Nel 2012, dopo la sconfitta alle primarie "Farinetti mi parlo' della bellezza della sconfitta con uno di quei suoi discorsi che durano 12 minuti - ha ricordato Renzi - Lo interruppe Baricco, con un: 'Ma va...'. E qua evito di dirvi le parole che seguirono" E poi, in chiusura, per invitare a resettare le edizioni precedenti della Leopolda, per non 'gongolare' nel "come siamo stati bravi": "Non so se vi e' mai capitata una delle disgrazie peggiori - ha detto Renzi - Scrivere un file e perderlo perche' non lo avete salvato. Terribile: non lo augurerei nemmeno a Gasparri".In conclusione poi Renzi ha salutato affermando: "Domenica ci saluteremo con una lunga lista di cose da fare".
(L'articolo continua sotto, dopo la finestra Twitter)
Un corteo, quello capitolino, che duellerà con la Leopolda, tanto che i mass media hanno già stilato la lavagna di chi sceglierà la Leopolda e di chi invece andrà alla manifestazione nella Capitale. L'ambientazione della Leopolda sarà quella di un garage: riferimento non casuale a Steve Jobbs, che fondò la Apple proprio in un semplice garage, partendo da lì alla conquista del mercato mondiale.
DOMENICA UNA DELEGAZIONE DI OPERAI DA TERNI - I sindacati ternani dei metalmeccanici hanno annunciato che domenica 26 ottobre una delegazione di operai raggiungerà Firenze per bussare alle porte della Leopolda dove il premier Matteo Renzi chiuderà i lavori della quinta convention che porta il nome della ex stazione di Firenze. Gli operai vogliono così tagliare la testa al toro e avere quell'incontro a tu per tu che il Premier, fino ad ora, ha sempre evitato.
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LA FORMULA DELLA LEOPOLDA - Una formula che non cambia: venerdì con l'apertura, la cena e i primi tavoli di discussione. Sabato con i tavoli mattina e pomeriggio, domenica con gli interventi di cinque minuti di chiunque voglia iscriversi più l'intervento finale del premier. La fucina delle idee, così come Renzi l'ha plasmata in questi anni, avrà come sempre il potere di attrarre i mass media e i cittadini. Con un ingrediente fondamentale in più. Questa è la prima Leopolda di governo, la prima con il padrone di casa premier e alcuni protagonisti (tra cui Maria Elena Boschi) che da semplice volto della manifestazione adesso è ministro. Lo ha sottolineato la stessa Maria Elena Boschi alla presentazione della Leopolda. Saranno quattro i conduttori sul palco. I parlamentari Silvia Fregolent, Luigi Famiglietti, Lorenza Bonaccorsi e Edoardo Fanucci. Quest'ultimo, originario di Pescia, è visto in queste ore come l'astro nascente e il nome nuovo del renzismo.
GADGET - Come ogni Leopolda che si rispetti, non mancheranno i gadget, a partire da cinque euro. Tra magliette e cover per lo smartphone, il renzismo si declina anche negli accessori con il marchio Leopolda. Ma non solo. Sul sito della manifestazione è possibile scaricare l'immagine di copertina per i propri profili Twitter e Facebook, oltre allo sfondo per il cellulare.
Oggi si torna a casa, ma solo per ripartire #leopolda5 #italiariparte
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 24 Ottobre 2014
CHI C'E' E CHI NON CE' - Renzo Rosso e Brunello Cucinelli, imprenditori nel campo della moda, già presenti alle altre kermesse, saranno due degli ospiti di questa Leopolda. Non ci sarà Marchionne, non ci sarà Diego Della Valle, "ma se vorrà essere alla Leopolda è il benvenuto", precisa Maria Elena Boschi dopo le scintille delle scorse settimane e le accuse di Della Valle a Renzi di avere una squadra scarsa. Sono attesi, tra i ministri, oltre alla Boschi, i ministri Lanzetta, Del Rio, Andrea Orlando, Pinotti, Madia, Franceschini.
ROSSI: "NE' ALLA LEOPOLDA NE' A ROMA" - "Non saro' ne' in piazza a Roma ne' alla Leopolda, ma lavorero' per quanto posso per unire questi due mondi importanti e vitali per il Paese. Cosi' penso il mio contributo odierno alla sinistra e al suo partito nuovo e maggioritario, a cui ho aderito sin dalla sua fondazione".
"DONAZIONI TRASPARENTI - "Abbiamo scelto di non avere aziende partecipate dallo Stato, solo donazioni di privati. Prevediamo incassi dai gadget. Come ogni anno faremo una ricevuta del versamento che poi metteremo sul sito della Leopolda. Le risorse rimarranno a disposizione dellaLeopolda. Ci saranno altre occasioni di autofinanziamento. Per la precisione il 6 e 7 novembre pa Milano e a Roma; delle cene nelle quali ogni parlamentare si impegnerà a portare cinque imprenditori i quali ognuno pagherà mille euro ciascuno".
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