«Usare la toilette del bar? Costa 50 centesimi». E c’è chi mette il guardiano

Via libera in molti locali, ma alcuni storcono la bocca

Bagni pubblici

Bagni pubblici

Firenze, 5 maggio 2016 - E’ POSSIBILE utilizzare il bagno di un bar senza dover consumare? E si è obbligati, di fronte ad un’impellenza fisiologica, a prendere un caffè o una bottiglietta d’acqua? Annosa questione, sulla quale giuristi di alto livello si sono confrontati. Senza riuscire ad arrivare ad una soluzione definitiva. C’è stato persino il pronunciamento del Tar della Toscana, sei anni fa. Che non ha, di fatto, però messo i puntini sulle «i» in modo definitivo. La primavera sta per entrare nel vivo. E Firenze si prepara ad accogliere migliaia di turisti, italiani e stranieri, che verranno a visitare le nostre bellezze. ANCHE in questa ottica ieri pomeriggio ci siamo recati in dieci bar del centro storico. E abbiamo chiesto se era possibile usare la toilette. Il risultato è stato tutto sommato discreto, visto che la maggioranza degli esercizi ci ha offerto la possibilità di usare il bagno senza aver consumato in precedenza nulla. Il nostro giro inizia, mezzora dopo le quattordici, al «Chiaroscuro», in via del Corso.

I camerieri ci indicato la porta senza chiederci nulla in cambio. Bagno pulito e profumato. Promosso a pieni voti. Valutazione analoga anche per «Rivoire», in piazza della Signoria e per il caffè «Le Logge», in via Porta Rossa. Non si può dire lo stesso del bar tabacchi di via dei Brunelleschi. In questo caso non è necessario nemmeno porre la famigerata domanda. Sulla porta del servizio igienico è infatti ben visibile un cartello, assicurato con dei chiodi, in cui si può leggere un messaggio sibillino: «Bagno riservato ai clienti». Come dire, se lo vuoi usare, prima devi consumare. Proseguiamo il nostro giro in piazza Repubblica. Qui troviamo gentilezza e cortesia sia da «Gilli», che da «Paszkowski» che, infine, alle «Giubbe Rosse». NESSUNO ci chiede di spendere un centesimo e in bagni sono puliti e perfettamente in ordine. Arriviamo in piazza del Duomo ed entriamo da «Scudieri». Ci viene indicata la porta del bagno. Al suo ingresso una donna, con un camice da lavoro ci chiede se abbiamo preso qualcosa al bar. Rispondiamo in modo negativo. «Beh, allora è necessario pagare cinquanta centesimi per poter andare in bagno. E’ gratis solo per i nostri clienti». Note positive anche per il «Gucci caffè», in piazza della Signoria, dove il bagno è in stile col resto del locale (pulito, elegante e raffinato) e con la più semplice, ma altrettanto dignitosa, caffetteria «Le Badie», in piazza San Firenze.

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